Covid Meloni. La presidente del Consiglio ha tenuto la sua prima conferenza stampa di fine anno ed ha trattato diversi argomenti tra cui la questione Covid in Cina che da giorni sta facendo preoccupare il mondo intero, vista la nuova diffusione del virus. Le sue dichiarazioni vogliono essere un input per l’Europa che, secondo il governo italiano, dovrebbe adottare delle misure comuni.
Covid Meloni, le dichiarazioni della Premier
Giorgia Meloni nel corso della sua prima conferenza stampa di fine anno ha posto l’attenzione su uno degli argomenti più popolari degli ultimi giorni. In Cina la situazione Covid sembra sia fuori controllo a causa della XBB.1.5, che sta circolando da ottobre e risulta essere la combo tra le due sotto varianti di Omicron: BA.2.1 e BA.2.1. La premier ha spiegato che la nuova ondata di Coronavirus in Cina non sarebbe preoccupante per l’Italia, almeno per adesso. “Per quanto accaduto in Cina ci siamo mossi immediatamente: abbiamo disposto il tampone per tutti quelli che vengono dalla Cina, ma è efficace se viene presa da tutta l’Ue. Ci aspettiamo che l’Ue voglia operare in questo senso”. Con queste parole la Meloni ha voluto sottolineare quanto sia importante e necessario seguire delle misure comuni. A tal proposito ha lanciato un appello all’Unione Europea chiedendo di fare andare di pari passo controlli e libertà: “Il caso cinese lo dimostra: lavoro su responsabilità e non coercizione. Situazione abbastanza sotto controllo. Penso a un osservatorio sul Covid – ha concluso – C’è la campagna del governo che invita alla vaccinazione soprattutto gli anziani e i fragili che sono i soggetti più a rischio e su cui mi sento di fare un invito più deciso. Per gli altri l’invito è di rivolgersi al medico che ne sa qualcosa più di me”.
La situazione in Cina
La Cina sta affrontando l’ennesima ondata di Covid che ancora una volta sta mettendo sotto pressione gli ospedali e le pompe funebri del Paese, lo ha segnalato l’agenzia internazionale Reuters il 28 dicembre. La situazione di emergenza viene diffusa con video e immagini che riportano un aumento dei contagi dopo che il governo cinese ha tolto definitivamente la campagna Zero Covid in atto dall’inizio della pandemia, con lockdown molto severi delle città e i quartieri a fronte di anche pochi casi. Una volta appresa la notizia, molti paesi non hanno esitato a considerare nuove regole inerenti al viaggio per i visitatori cinesi.
Provvedimenti presi dall’Italia
Tra i tanti Paesi che hanno preso provvedimenti c’è l’Italia. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha dato ordine di sottoporre a i test Covid tutte le persone che arrivano sui voli dalla Cina attualmente nel bel mezzo dell’emergenza sanitaria. Inoltre, l’ex capo della protezione civile Guido Bertolaso, attuale assessore di Regione Lombardia al Welfare, ha riferito che potrebbero essere necessarie nuove misure di contenimento dal momento che circa un passeggero su due che arriva all’aeroporto di Milano Malpensa risulta positivo al virus.
“Ho disposto, con ordinanza, tamponi antigenici Covid 19 obbligatori, e relativo sequenziamento del virus, per tutti i passeggeri provenienti dalla Cina e in transito in Italia. La misura si rende indispensabile per garantire la sorveglianza e l’individuazione di eventuali varianti del virus al fine di tutelare la popolazione italiana. Riferirò più dettagliatamente nel corso del Consiglio dei Ministri convocato oggi”, ha dichiarato il Ministro della Salute, Orazio Schillaci.
Sull’ANSA si legge, inoltre: “Dunque i passeggeri sbarcati a Fiumicino e provenienti dalla Cina che risulteranno positivi al test sul Covid saranno isolati in apposite strutture. Attualmente non ci sono più i covid hotel, smantellati col rientrare dell’emergenza, ma chi sarà trovato positivo al test verrà ospitato in strutture sanitarie ad hoc ancora attive”.