Bonus mensile famiglie per assunzioni colf e badanti, voucher e stretta indennità accompagnamento: in arrivo 3 novità relative al lavoro domestico nel 2023 già incluse nel Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso, approvato con il decreto del ministero del Lavoro il 19 dicembre scorso e pubblicato nella Gazzetta ufficiale numero 298 del 2022. Le nuove misure rimarranno in vigore per i prossimi tre anni e rientrano tra gli interventi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per contrastare l’occupazione irregolare, in particolare dei collaboratori domestici, settore che registra un’alta incidenza del sommerso. Nello specifico, il piano di contrasto al lavoro sommerso prevede due obiettivi da raggiungere nel triennio 2023-2025: il primo è l’aumento di almeno il 20 per cento entro il 2024 delle ispezioni rispetto al triennio 2019-2021; il secondo è la diminuzione dell’incidenza del lavoro sommerso di non meno di due punti percentuali rispetto allo stesso periodo.

Bonus mensile famiglie assunzioni colf e badanti 2023, di cosa si tratta?

Un bonus alle famiglie che assumono colf e badanti a partire dal prossimo anno sul modello dell’assegno unico universale per contrastare l’aumento degli stipendi dei lavoratori domestici, indicizzati all’80% del tasso di inflazione osservato nel 2022 secondo quanto dispone il contratto nazionale. È questa la misura in arrivo dal governo guidato da Giorgia Meloni che punta, con la misura, a ridurre anche l’incidenza del lavoro sommerso tra le famiglie. Un quarto di tutto il sommerso in Italia, secondo quanto riporta il Piano approvato lo scorso 19 dicembre, riguarda proprio i lavoratori domestici. Nel territorio nazionale risultano 780mila collaboratori irregolari su una platea di 1,5 milioni di colf e badanti. L’incidenza, inoltre, è ancora più alta se si guardano i numeri delle lavoratrici (90%) e degli stranieri irregolari (70%). Con il bonus si andrebbe a incentivare il lavoro regolare e a semplificare gli adempimenti delle famiglie. L’idea è quella di agire nel campo fiscale e, in particolare, su sconti e deduzioni fiscali. Al giorno d’oggi, le famiglie che assumono colf e badanti hanno diritto alla deduzione fiscale dei contributi fino a un tetto di 1.549,36 euro all’anno. Nel Piano dello scorso 19 dicembre si fa riferimento a un incentivo in base all’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) della famiglia datrice di lavoro. L’obiettivo è quello di incrementare la percentuale della deduzione fiscale alla stregua di quanto avviene in altri Paesi europei come la Francia, dove la percentuale arriva al 50% del costo del lavoro domestico contro il 10-15% di beneficio fiscale calcolato in Italia per un colf o un badante non convivente che lavora per venti ore alla settimana.

Indennità di accompagnamento e nuovi voucher ai lavoratori domestici tra le novità del governo Meloni

Un’altra misura che è prevista dal Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso riguarda l’assegno di accompagnamento. Colf e badanti, con il loro lavoro, danno sostegno alle esigenze delle famiglie al cui interno vivano anziani, ma anche bambini e persone non autosufficienti che beneficiano dell’indennità di accompagnamento. L’obiettivo è quello di indirizzare in maniera più mirata l’indennità, una stretta che ad oggi non esiste perché non sussistono vincoli. È prevista la predisposizione di una nuova App Inps che informi le famiglie sui quesiti relativi alle assunzioni dei collaboratori domestici e sulla gestione successiva. Alcune novità dovrebbero riguardare anche il Libretto famiglia, strumento molto utilizzato nel settore del lavoro domestico. Proprio sulle assunzioni di colf e badanti, inoltre, il governo starebbe valutando di ripristinare alcuni strumenti utilizzati in passato per regolarizzare il lavoro domestico. Si tratta dei buoni lavoro (conosciuti come voucher) che, se dovessero essere ripristinati, riguarderebbero solo il settore delle collaborazioni domestiche.