Cannibal Holocaust Ruggero Deodato condannato. Ruggero Deodato è morto all’età di 83 anni. Regista e sceneggiatore cult, padre dei cosiddetti “cannibal movie” ha influenzato registi come Quentin Tarantino, Oliver Stone ed Eli Roth.

Cannibal Holocaust Ruggero Deodato condannato

Per il suo film più famoso, considerato uno dei più agghiaccianti e controversi della storia del cinema, “Cannibal Holocaust” del 1980, Deodato finì persino in tribunale. La pellicola fu un successo mondiale. La sua celebrità fu dovuta, anche e soprattutto, alla violenza estrema presente nel film, causa di grosse questioni con la censura. Nel film ci sono sequenze di uccisioni vere di animali, per cui l’autore fu condannato a quattro mesi di carcere con la condizionale.

L’accusa formale era per il film in quanto offesa al buon costume e alla morale, ma – in soldoni – si accusava il regista di aver commesso atti di violenza.

La questione in realtà era molto più complicata di così. Per far accrescere la curiosità nei confronti della pellicola fu fatto firmare un contratto a tutti gli interpreti in cui si chiedeva sparire per un anno al fine di far credere che fossero realmente morti e alimentare il mistero intorno al film stesso.

È anche il film che ha contribuito a lanciare il genere mockumentary ripreso anni dopo da The Blair Witch Project, perché la prima metà del film è pensata come una serie di filmati non professionali.

Gli inizi

Originario di Potenza, dove era nato il 7 maggio 1939, Ruggero Deodato ha fatto il suo ingresso nel cinema italiano come comparsa divenendo poi regista e sceneggiatore italiano tra i più celebri al mondo per il suo contributo al genere. Inizialmente regista di commedie e polizieschi all’italiana (i cosiddetti poliziotteschi), si dedicò poi all’horror cimentandosi nel genere cannibal. La cosiddetta Trilogia dei cannibali comprendeva, in ordine cronologico, Ultimo mondo cannibale, Cannibal Holocaust ed Inferno in diretta.

Con Tarantino

Nel 2007, Deodato fece parte del cast di Hostel: Part II, diretto da Eli Roth. A volerlo fu il produttore del film Quentin Tarantino, suo grandissimo fan. Nel film Deodato interpreta un cannibale italiano, che in una scena mangia un uomo.