No da parte della Russia alla “formula di pace” studiata da Volodymyr Zelensky. La conferma è arrivata dal ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, in un’intervista all’agenzia Ria Novosti. Secondo il Wall Street Journal, nei giorni scorsi il presidente ucraino avrebbe presentato a Joe Biden la bozza di un possibile accordo con Mosca. Dal Cremlino, però, è arrivata una secca smentita a qualsiasi accordo, sottolineando che “Kiev non tenga conto della realtà attuale”.

È evidente che Kiev non è pronta al dialogo. Proponendo ogni sorta di idee e di ‘formule di pace’, Zelensky accarezza l’illusione di ottenere, con l’aiuto dell’Occidente, il ritiro delle nostre truppe dal territorio russo del Donbass, dalla Crimea, da Zaporizhzhia e regione di Kherson, il pagamento dei danni da parte della Russia e la resa dei tribunali internazionali. Naturalmente, non parleremo con nessuno a tali condizioni.

Guerra Russia-Ucraina, Lavrov: “Minata la nostra fiducia nei Paesi occidentali”

Smentendo l’eventuale accordo di pace proposto da Zelensky, Lavrov si dimostra convinto che il perdurare della guerra sia il frutto della “politica miope ed egoista” dei Paesi europei, ex alleati della Russia.

I Paesi occidentali – per la maggior parte membri dell’Osce e della Nato – hanno violato a lungo e intenzionalmente i principi dell’organizzazione di Vienna, lo spirito e la lettera dei documenti fondamentali in essa adottati – anche al più alto livello – nel campo della sicurezza europea. Ad esempio, l’espansione della Nato, l’avvicinamento della sua infrastruttura militare ai confini della Russia, viola gravemente l’obbligo di non rafforzare la propria sicurezza a discapito della sicurezza degli altri. Ora stiamo raccogliendo i frutti dell’egoista, politica miope di quelli che un tempo erano i nostri partner, nei confronti dei quali la nostra fiducia è stata minata in maniera fondamentale.

La guerra in Ucraina, insomma, pare in una fase di stallo. Sia dal punto di vista diplomatico che da quello bellico, infatti, nessuna delle due parti riesce a fare passi in avanti significativi. Lo ha rivelato in un’intervista alla Bbc il capo dell’agenzia di intelligence militare ucraina Kyrylo Budanov.

La situazione è semplicemente bloccata. Non si muove.