Tempesta artica Canada: un’intera città nella Regione del Niagara, in Ontario, è rimasta congelata in seguito alle abbondanti nevicate che nelle scorse settimane hanno interessato il Paese. Si tratta di Crystal Beach, situata sul lato canadese del lago Erie, a pochi chilometri da Buffalo, la città maggiormente colpita dal maltempo, che ha già causato oltre 60 morti.

Tempesta artica Canada: la città di Crystal Beach interamente congelata

Le immagini diffuse nelle scorse ore sui social mostrano una Regione del Niagara insolita, come non si era mai vista: completamente ghiacciata, in seguito alla tempesta artica che da qualche giorno si abbatte sugli Stati Uniti e il cui bilancio ha già superato le 60 vittime complessive. In Ontario, il freddo polare ha congelato parzialmente le cascate del Niagara, una delle mete turistiche più ambìte del Paese, anche in inverno, per i suoi eccezionali salti d’acqua: tutto ora è ricoperto di ghiaccio, come mostrano le immagini catturate dai droni, e il fenomeno è destinato a durare finché le temperature non risaliranno, riportando la situazione alla normalità.

Tra le zone più colpite della Regione c’è anche la città di Crystal Beach, che sembra essersi trasformata in un’enorme statua di ghiaccio: la cittadina, situata sulla sponda canadese del lago Erie, a pochi chilometri da una delle città maggiormente travolte dal freddo, Buffalo, si è completamente cristallizzata. Uno spettacolo unico da ammirare, che ha causato però non pochi danni agli edifici, mettendo in pericolo gli abitanti visto che, sciogliendosi, il ghiaccio nei prossimi giorni potrebbe anche causare abbondanti allagamenti. Don, che vive nell’area da 18 anni, ha raccontato al CityNews, un giornale locale, che i forti venti provocati dalla tempesta hanno alzato l’acqua del lago, facendola ghiacciare sulle case.

Il bilancio complessivo del Paese ha già superato le 60 vittime

L’eccezionale maltempo che sta flagellando gli Stati Uniti ha già portato a un bilancio di oltre 60 vittime, stando ai dati riportati nella giornata di ieri da alcuni media locali. Tra le zone più colpite, c’è quella di Buffalo, nello Stato di New York, dove i morti a causa del freddo sarebbero quasi 30, tutti rimasti intrappolati nelle loro auto o in casa oppure sotto accumuli di neve. “Siamo pronti a fornire tutte le risorse necessarie per superare tutto questo”, ha fatto sapere ieri su Twitter il presidente Joe Biden, esprimendo la sua vicinanza alla governatrice Kathy Hochul e alle famiglie delle vittime. Nella zona è stato dichiarato lo stato d’emergenza e sono già a migliaia i voli – domestici e internazionali – cancellati negli ultimi giorni.

A milioni, poi, le persone rimaste senza elettricità in varie aree del Paese: si stima che, al momento, siano circa 200mila quelle senza corrente e riscaldamento. Preoccupa la situazione, quindi, con città interamente devastate e migliaia di persone, soprattutto migranti, in cerca di un rifugio per sopravvivere al freddo. Centinaia di uomini della Guardia Nazionale sono stati dispiegati per aiutare i soccorritori e solo nel weekend sono stati effettuati più di 500 salvataggi, anche se, in molti casi, gli spostamenti sono resi difficoltosi dai cumuli di neve, che in alcune zone hanno superato abbondantemente i due metri. In Montana, nelle scorse ore, la temperatura ha raggiunto i -45 gradi. Una cosa che non si era mai vista, anche nelle aree in cui le forti nevicate in inverno sono la normalità: è uno degli effetti del riscaldamento globale.