Rissa fidanzamento a Biancavilla. Una ragazza albanese di 18 anni aveva deciso di ufficializzare la sua relazione con il fidanzato, un 18enne di origini albanesi. I parenti della ragazza hanno però reagito male tanto da innescare una rissa. Sarebbero subito partiti gli insulti in direzione del ragazzo. Stando a quando raccontato dalle forze dell’ordine la giovane avrebbe tentato di riportare la calma chiedendo ai parenti di smettere. I parenti però non hanno desistito ma anzi la situazione è peggiorata. In particolare gli zii hanno malmenato, schiaffeggiato e preso per i capelli la ragazza. Poi è stato il turno del ragazzo che è stato preso di mira dai parenti della fidanzata. Il 21enne ha cercato anche di difendersi raccogliendo in strada un paletto in ghisa e puntandolo contro gli aggressori ma senza colpirli. Il ragazzo voleva solo intimidirli per tentare di sedare la rissa. Durante la colluttazione sono intervenuti altri familiari dello zio e della moglie, chiamati a dare aiuto agli aggressori. Un uomo di 32 anni ha estratto dalla tasca un coltello mentre un altro di 37 anni ha iniziato a lanciare bottiglie di birra addosso alla coppia. A quel punto sono sopraggiunti altri parenti albanesi che si sono gettati nella mischia menando calci e pugni. La relazione tra i due ragazzi era fortemente osteggiata dai parenti di lei che non volevano un ragazzo di origini marocchine. Anche in altre occasioni la coppia era stata presa a insulti. Prima che si verificasse la rissa, la ragazza e il fidanzato stavano per uscire a cena assieme alle sorelle. Arrivati in Piazza Roma si sarebbero trovati accerchiati dai parenti della 18enne e in particolare da uno zio di 47 anni e la moglie di 43, in compagnia di una coppia di amici. Si è trattato dunque di un incontro fortuito che ha scatenato però la violenza. La scintilla che ha fatto esplodere gli animi dei contendenti, sarebbe stata l’ennesima uscita in pubblico di una coppia di giovani fidanzati.

Rissa fidanzamento, la fuga della coppia e l’irruzione dei parenti in casa

Durante la rissa, i due giovani sono però riusciti a fuggire. Le due sorelle si sono rifugiate in casa mentre il ragazzo ha fatto perdere le sue tracce. Alcuni parenti avrebbero fatto irruzione in casa dopo aver forzato la porta d’ingresso sperando di trovare il 21enne lì con loro. Successivamente sarebbe nata una violenta colluttazione con il padre della ragazza. Le vittime sarebbero comunque riuscite a ricacciare in strada i tre aggressori, che non paghi delle loro gesta, si sarebbero nuovamente posti alla ricerca del fidanzato marocchino. I parenti si sono poi accaniti sui mobili lasciando a soqquadro l’appartamento. In quel momento a fare irruzione sono stati anche lo zio e la moglie che hanno aggredito con calci, pugni e schiaffi non solo la giovane albanese, ma anche la madre.

Il bilancio

L’intervento dei carabinieri ha messo fine alla rissa. I carabinieri hanno quindi posto fine ai tafferugli tra le minacce e le ingiurie degli zii. Dopo aver visto i militari i parenti si sono allontanati frettolosamente. Le vittime dell’aggressione sono finite al Pronto soccorso dell’ospedale di Biancavilla, dove sono state loro diagnosticate lesioni guaribili tra i 4 e gli 8 giorni. Ferite con prognosi di 8 giorni anche per gli zii che hanno innescato la rissa. I militari sono riusciti a ricostruire la dinamica della rissa grazie alla presenza delle telecamere di videosorveglianza e hanno identificato i partecipanti. I carabinieri della stazione locale hanno denunciato n stato di libertà dieci persone per rissa aggravata, lesioni personali, minacce gravi e danneggiamento in concorso dopo una lite violenta in piazza Roma del comune.