Anche Giuseppe Conte ha il suo candidato preferito per la segreteria Pd. Non ufficialmente, ovviamente, perché il leader pentastellato se ne guarda bene dall’interferire con la fase congressuale dell’ex partito a vocazione maggioritaria ma dentro il Movimento 5 Stelle sanno tutti perfettamente per chi fa il tifo “Giuseppi”: Stefano Bonaccini. Il motivo è fin troppo semplice. La vittoria del governatore dell’Emilia Romagna lascerebbe a sinistra una vera e propria autostrada a Giuseppe Conte. Ecco perché i 5 Stelle anche se ufficialmente non dicono nulla metterebbero i santini sulla foto di Bonaccini. “Lui con tutti i renziani che ha, sposta il partito a destra. E lascia un’autostrada a Conte a sinistra” il refrain di un big M5S.
Stesso discorso per il centrodestra. Anche da quelle parti sotto sotto si fa il tifo per Bonaccini. La sinistra egemonizzata da Conte con i 5 Stelle ridotti a partito del “no” e sempre più spostati a sinistra sarebbero la migliore polizza assicurativa sulla vita del governo Meloni. “I 5 Stelle anche se in futuro dovessero andare bene alle elezioni, difficilmente potrebbero governare il paese. Così governerebbe sempre la destra…”. Musica per le orecchie di Giorgia Meloni. A maggior ragione dopo che Giuseppe Conte ha allontanato definitivamente un’eventuale alleanza con il Partito democratico nel Lazio per lanciare la sua opa sul centrosinistra del futuro. È notizia delle ultime ore infatti la candidatura di Donatella Bianchi alla presidenza della Regione. A confermarlo il leader del Movimento 5 Stelle, secondo cui la giornalista di Rai 1 “incarna perfettamente i valori del Movimento, rappresenta al meglio il nostro programma politico, sociale e ambientale ed è un nome condiviso con le altre forze politiche, sociali e civiche con cui stiamo condividendo il percorso, a partire da Coordinamento 2050”.