Stellantis sospende la produzione a Melfi all’ultimo momento per l’ennesima volta. Il colosso dell’automotive ha comunicato oggi con pochi giorni di preavviso ai lavoratori e alle lavoratrici dello stabilimento la sospensione della attività dal 2 al 7 gennaio 2023. La decisione ha provocato la reazione da parte della Fiom Basilicata, che scende in campo nella vicenda a tutela del diritto di poter organizzare con maggiore preavviso la turnazione di lavoro.
Stellantis sospende produzione senza preavviso, la nota della Fiom
Stellantis ha comunicato l’intenzione di sospendere la produzione anche per i giorni dal 2 al 7 gennaio 2023, per sopraggiunta mancanza di componenti. Il tutto con un accordo sostenuto dalle altre organizzazioni sindacali grazie alla flessibilità data dal contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici che consente l’uso dei permessi personali (PAR) per coprire la fermata produttiva: “La fermata per le festività dichiarata dall’azienda coincide con l’interesse delle lavoratrici e dei lavoratori di effettuare le loro festività di fine anno e dell’Epifania fuori dallo stabilimento . Ma non è sempre così. Le ormai innumerevoli comunicazioni di fermate dell’attività lavorativa in Stellantis, anche poche ore prima dell’avvio del turno, stravolgono regolarmente i tempi di vita delle lavoratrici e dei lavoratori inquanto il calendario dei turni annuale, così come previsto dal contratto, viene puntualmente disatteso. Settimanalmente si ridefiniscono le fermate produttive, con effetti negativi sulla programmazione della propria vita“, afferma Giorgia Calamita, segretaria generale Fiom Cgil Basilicata.
Ricadute sui lavoratori
La segreteria della Fiom ha aggiunto: “La continua mancanza di programmazione della gestione produttiva di Stellantis ha ricadute pesantissime anche sull’organizzazione del lavoro di tutte le aziende dell’indotto che per rispondere all’improvvisa ed imprevista contrazione delle commesse, ricorrono all’utilizzo massiccio di ammortizzatori sociali o di permessi personali o addirittura cancellano i contratti in somministrazione, peggiorando così le condizioni di salario, di lavoro e di occupazione di tutti i lavoratori della componentistica e della logistica dell’area industriale di Melfi e alimentando una insostenibile precarietà che si aggiunge alla mancanza di visibilità dell’acquisizione delle commesse per i nuovi modelli di auto elettriche previste dall’accordo di giugno 2021 con Stellantis. La Fiom Basilicata ritiene indispensabile aprire un confronto vero con la direzione Stellantis Melfi, perché si possano ripristinare la centralità della qualità della vita e di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori”.