Accadde oggi, 29 dicembre 1915: la prima battaglia di Durazzo. Fu una battaglia navale andata in scena durante la Prima guerra mondiale: si svolse tra il 28 e il 29 dicembre di 107 anni fa, al largo di Durazzo in Albania. Si scontrarono le navi della Marina militare austro-ungarica e quelle delle forze dell’Intesa: Gran Bretagna, Francia e Italia.
Accadde oggi, 29 dicembre 1915: la prima battaglia di Durazzo
Il 28 dicembre, il comandante delle forze navali austriache dislocate a Cattaro apprese che a Durazzo un piroscafo e alcuni velieri italiani sbarcavano rifornimenti per i Serbi e due cacciatorpediniere erano in pattugliamento. A quel punto ordinò all’incrociatore leggero Helgoland e a cinque cacciatorpediniere della classe Tátra di eseguire un’incursione su Durazzo allo scopo di sorprendere e affondare le unità navali nemiche. Alla mezzanotte del 28 dicembre l’Helgoland e i cinque cacciatorpediniere lasciarono Cattaro. Verso le 02:30 incontrarono sulla loro rotta il sommergibile francese Monge, che venne attaccato e affondato.
Il seguito delle ostilità navali
Alle 06:00 l’Helgoland e un cacciatorpediniere si diressero verso la costa albanese a sud di Durazzo per impedire il ripiegamento italiano su Valona, mentre gli altri quattro cacciatorpediniere puntarono verso Durazzo dove affondarono un piroscafo e bombardarono la fortezza. Vennero però bersagliati da due pezzi d’artiglieria situati fuori dalla città, così ripiegarono, finendo in una zona minata. Il cacciatorpediniere SMS Lika affondò, mentre il cacciatorpediniere SMS Triglav venne gravemente danneggiato e fu rimorchiato dal gemello SMS Tátra, il quale si diresse lentamente verso Cattaro sotto la protezione dello Helgoland e dei cacciatorpediniere SMS Csepel e SMS Balaton.
Termina la prima battaglia di Durazzo
Quando la notizia dell’incursione nemica giunse a Brindisi, erano già stati mandati verso Cattaro gli incrociatori Dartmouth, Quarto, Nino Bixio e Weymonth, più quattro cacciatorpediniere italiani, tra cui il Nievo, e cinque francesi, per impedire il ripiegamento del gruppo navale austriaco. Alle ore 13:00, il Dartmouth, il Quarto e i cacciatorpediniere francesi avvistarono gli austriaci, i quali, abbandonato il Triglav, si diressero verso ovest per sfuggire alle unità dell’Intesa apparse da nord. Cominciò così per le navi partite da Brindisi l’inseguimento del nemico fino a notte fonda. Approfittando dell’oscurità, l’Helgoland e i tre cacciatorpediniere superstiti riuscirono a fuggire. L’Helgoland, riparate le avarie, tentò il successivo una nuova incursione su Durazzo il 6 febbraio del 1916, ma, vista la guardia delle unità italiane, fece ritorno alla base.
Le conseguenze della prima battaglia di Durazzo
Gli italiani rimasero a Durazzo, aiutando i serbi fino a febbraio del 1916, quando, non potendo resistere ancora agli austriaci, furono costretti ad abbandonare la città via mare, nella notte tra il 22 e il 23. In seguito Durazzo venne occupata dagli austriaci, i quali però, non si spinsero verso Valona, difesa da 100 000 italiani.
La storia su Radio Cusano Campus e Cusano Italia TV. “La Storia Oscura”, dal lunedì al venerdì on air sulla radio dell’Università Niccolò Cusano dalle 13 alle 15. “A Spasso nel Tempo”, in onda sul canale 264 del digitale terrestre alle 20.30 del martedi.