Dl Rave fiducia per il Governo Meloni alla Camera. Dopo le ultime ore di fermento parlamentare per il discusso decreto è arrivato il verdetto della Camera dei Deputati: i voti a favore sono 206, i contrari 145 e 3 astenuti. Dopo aver disertato in segno di protesta per la “ghigliottina parlamentare” attuata dalla maggioranza sia la prima che la seconda ‘chiama’ per appello nominale, i deputati delle opposizioni hanno votato in modo compatto no alla richiesta di fiducia posta dal governo.

Dl Rave fiducia Governo Meloni alla Camera, le opposizioni protestano

Mentre il Senato si appresta a dare il via libera alla Manovra Economica del governo alla Camera si votava per la conversione in legge del tanto discusso Dl Rave e si è alzata forte la protesta dell’opposizione. Il numero degli ordini del giorno era altissimo, ben 157, tanto che il governo ha chiesto ed ottenuto dal presidente della Camera Lorenzo Fontana di poter utilizzare la “ghigliottina parlamente”, lo strumento regolamentare che dimezza i tempi di esame e discussione di un provvedimento, tagliando di netto le dichiarazioni di voto, in modo da passare direttamente al voto finale. Le opposizioni hanno protestato duramente annunciando di utilizzare qualunque strumento per fermare la conversione del decreto. “Tutti i tentativi di trovare una mediazione sono falliti, l’opposizione intende andare avanti con lo scontro, in maniera irragionevole secondo me. Quindi per forza di cose dovremo ricorrere alla ghigliottina“, aveva spiegato il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani.

Le parole delle opposizioni con PD, M5S e SI

“Utilizzeremo tutti gli strumenti regolamentari a disposizione delle opposizioni per evitare l’approvazione di un decreto sbagliato, pericoloso e inutilmente ideologico. Leggiamo con preoccupazione che il ministro Ciriani, esondando dalle sue prerogative, auspica l’adozione da parte del presidente della Camera di strumenti che limitano i diritti delle opposizioni. Non è un buon inizio”, sono state le parole del PD a proposito del voto di fiducia sul DL Rave posto dal Governo Meloni, mentre insorge il M5S “È inaccettabile che il ministro Ciriani scarichi sulle opposizioni l’incapacità del governo e della maggioranza di lavorare in Parlamento. Annunciare il ricorso alla ghigliottina, la più dura forma di soppressione del dibattito parlamentare, dopo aver negato al Senato come alla Camera qualsiasi apertura alle proposte costruttive delle forze di minoranza, significa non avere alcun rispetto della dialettica politica e dei cittadini, non solo di quelli che si sentono rappresentati dalle forze di opposizione“. La capogruppo di SI e Verdi Luana Zanella ha sottolienato “Il ricorso alla cosiddetta ghigliottina, metodo per strozzare il dibattito parlamentare, qualifica questa maggioranza. Noi useremo ogni strumento procedurale per garantire l’agibilità alla nostra opposizione ad un decreto di cui non si sente necessità né urgenza”.

Chiesta una seduta fiume dalla maggioranza

La maggioranza, con il leader di Noi moderati, Maurizio Lupi, chiede la seduta fiume ininterrotta dell’Aula della Camera per approvare il decreto Rave entro il 30 dicembre, data di scadenza del provvedimento. Intanto Lorenzo Fontana, membro della LEGA eletto come presidente a Montecitorio ha dovuto gettare acqua sul fuoco a proposito della ghigliottina: “Chiamerò il ministro Ciriani per chidergli delucidazioni su quanto letto sulle agenzie, e immagino che sicuramente ci intenderemo su quanto è avvenuto ma è chiaro che il ricorso alla ‘ghigliottina’ è prerogativa della presidenza, strumento che in questo momento non è stato ancora adottato. Mi auguro tutti lavorino per evitarlo“, ha chiosato.

Voto non prima delle 19 di domani 29 dicembre

La maggioranza ha ottenuto il via libera dell’Aula della Camera, con 52 voti di differenza, alla richiesta della maggioranza di procedere con la seduta fiume per approvare in via definitiva il decreto Rave. Si va avanti quindi con l’illustrazione degli odg, a seguire il governo fornirà i pareri, quindi si svolgeranno le dichiarazioni di voto sul complesso degli odg con votazioni non prima delle 19 di domani, giovedì 29 dicembre.