La Manovra 2023 contiene diverse misure che abbracciano: imprese, famiglia e lavoro. Nella nuova legge di Bilancio è stato inserito un piano d’interventi per un valore complessivo di 35 miliardi, di cui 21 miliardi diretti al contrastare l’aumento delle materie prime ed energetiche.
Molte le misure spartite tra provvedimenti assistenziali di sostegno al reddito per le famiglie e altre tipologie di aiuti che vanno dal taglio del cuneo fiscale passando per il taglio del Reddito di cittadinanza fino alla rottamazione delle cartelle esattoriali. E, ancora, dal bonus mobili e agli interventi del Superbonus 110% e così via.
Nel pacchetto delle misure previste nella legge di Bilancio 2023, sono presenti anche diverse novità che riguardano la flat tax nella misura del 15 per cento per la partita IVA entro un reddito annuo pari o inferiore a 85.000 euro.
Manovra 2023: ultima ora
Tanti gli aggiornamenti in corso tra cui la Flat Tax per Partite IVA. Come si legge dal quotidiano Il Giornale, sulla base della ricostruzione rilanciata dall’Osservatorio Conti Pubblici sono stati calcolati diversi esempio che mostrano i vantaggi dell’applicazione delle nuove disposizioni. La dimostrazione del beneficio ottenuto da un elettricista corrisponde a circa 8 mila euro rispetto al regime ordinario.
Infatti, un elettricista con partita IVA, a cui viene applicato il regime forfettario pagherebbe alla voce imposte circa 6.500 euro, quindi emergerebbe un netto vantaggio rispetto a un elettricista regolarmente assunto che percepisce un reddito superiore a 10.000 euro.
Manovra 2023: cuneo fiscale
In pratica, viene proposto sul fronte fisco una sforbiciata del 3 per cento riferita al cuneo fiscale per coloro che percepiscono un reddito fino a 25.000 euro (lordi), mentre scende al 2 per cento per coloro che percepiscono un reddito di oltre 35.000 euro.
Dallo stralcio delle cartelle esattoriali al Reddito di Cittadinanza 2023
Nella Manovra 2023 è presente anche lo stralcio dei debiti esattoriali, ma relativamente al periodo delle cartelle di pagamento affidate alla Riscossione nel periodo tra il 2000 e il 2015.
Prevista un particolare privilegio per la regolarizzazione dei debiti riferiti agli anni 2019, 2020 e 2021 con l’applicazione di sconti e sanzioni nella misura del 3 per cento.
E, ancora, nel 2023 scatta la sforbiciata del Reddito di cittadinanza che da 18 mesi di erogazione passa in automatico a sette mesi, ma solo per la categoria delle persone occupabili.
Reddito alimentare 2023
Nel 2023 entra nelle case degli italiani il nuovo Reddito alimentare. Si tratta di una carta spesa che permetterà di ricevere pacchi alimentari. Riconosciuta a coloro che rientrano in un reddito uguale o inferiore a 15.000 euro.
Incentivi per il Lavoro
Previsto un piano d’incentivi per le assunzioni agevolate entro un tetto massimo di otto mila euro. La misura riguarderà gli under 36 e i fruitori del Reddito di cittadinanza.
Dal Superbonus al bonus mobili 2023
In materia di Superbonus cambiano le disposizioni per i condomini che possono presentare la Cilas entro e non oltre il 31 dicembre 2022. Per chi non rientra in questa casistica l’agevolazione viene abbassata nella misura del 90 per cento, da subito a partire dal 2023.
Il bonus mobili passerà da un tetto di spesa massimo di 10.000 euro richiedibili fino al 31 dicembre 2022, fino a un massimo di 8.000 euro per il 2023.
App 18 studenti
La carta Cultura da 500 euro si doppia e viene legata al reddito. Nello specifico, il beneficio viene rilasciato agli studenti che rientrano in un reddito familiare uguale o inferiore a 35.000 euro annui. E, ancora, per merito se presente un’ottima media scolastica. Il massimo del valore ottenibile con la carta Cultura corrisponde a 1.000 euro, ovvero con la cumulabilità delle due condizioni previste dalla normativa.
Manovra 2023: assegno unico, bonus psicologico e congedo
Il bonus psicologico sarà incrementato fino alla soglia di 1.500 euro.
Per il congedo parentale prevede un’indennità maggiorata nella misura all’80%, richiedibile anche dai padri.
L’assegno universale viene aumentato del 50 per cento per le famiglie con figli piccoli fino a 3 anni, per quelle numerose e con un certificato ISEE uguale o inferiore a 40.000 euro.
Tanti i bonus per le donne con e senza ISEE rilanciati nel 2023, tra cui l’abbassamento dell’IVA su diversi prodotti primari.