PD Stefano Bonaccini candidato alla segreteria parla a Roma durante una manifestazione e tocca gli argomenti più importanti ed interessanti del dibattito politico. Il governatore dell’Emilia Romagna dopo aver amministrato in maniera eccellente la sua regione ora punta con decisione alla segreteria del Partito Democratico e per riuscire a vincere dovrà battere la concorrenza di Elly Schlein. Insieme a lui sul palco Pina Picierno che sarà al suo fianco nella sfida elettorale: “Pina è una donna da combattimento, come tutta la squadra che stiamo definendo insieme. Preferisco la metafora del tandem a quella del ticket. Pina è donna, giovane, eletta al sud. Averla qua è la conferma della dimensione europea”. Nel corso del suo intervento ha toccato in temi più caldi, dal caso Qatargate fino ai pagamenti con il pos arrivando al condono fiscale.
PD Bonaccini a Roma sul Qatargate: “Garantimo fuori discussione, ma politica deve proteggere democrazia”
Nelle ultime settimane al centro del dibattito politico c’è stato il Qatargate, su cui il candidato PD Bonaccini interviene in modo chiaro: “Il garantismo, che per me vale sempre ed è quindi fuori discussione, non c’entra nulla: i contorni della vicenda hanno un connotato anzitutto morale, nel senso indicato da Enrico Berlinguer. Tocca alla politica reagire immediatamente. Perché anche un solo caso è sempre troppo. E perché proteggere l’autonomia della politica e delle istituzioni da interferenze esterne è anzitutto compito della politica stessa, ben prima e oltre che della magistratura ordinaria”. Il governatore dell’Emilia Romagna sottolinea come la politica giochi un ruolo fondamentale negli equilibri: “Sia che si tratti di interferenze di interessi privati, che scalzano o inquinano gli interessi pubblici, o di interferenze di interessi stranieri, che condizionano e inquinano quelli nazionali o comunitari, è la politica a dover proteggere la democrazia”.
Codice eletti se vincerà le primarie del PD
Stefano Bonaccini sottolinea uno dei primi interventi che farà se riuscirà a vincere le primarie e a diventare segretario del PD: “Se diventerò segretario, proporrò ai nostri eletti un codice di autoregolamentazione interna che porti alla pubblicazione di tutti i portatori di interesse incontrati, con l’obbligo di non accettare rimborsi spese, gettoni di presenza e viaggi da parte di organizzazioni e Paesi terzi“. Un’iniziativa che era nell’aria e che conferma come gran parte del futuro del PD passi proprio dalla trasparenza.
L’impegno sulla scuola
“Credo sia il tempo di tornare ad una scuola di formazione che crei coscienze e competenze. Che riaffermi l’etica della responsabilità come servizio alla politica che deve rispondere agli elettori. Per difendere e prendersi cura dei beni comuni”, un’educazione importante che deve anche basarsi su quanto ci hanno lasciato con il loro sacrificio grandi personalità sottolinea Stefano Bonaccini “Senza scomodare qui le figure esemplari di magistrati che hanno speso la vita, e in diversi casi perso la vita, nella loro battaglia contro le organizzazioni mafiose, voglio però citarne altre due della bella politica, quella con la P maiuscola: Pio La Torre, ucciso dalla mafia, e Virginio Rognoni, deceduto quest’anno. Su fronti politici opposti e provenienti da territori molti diversi – il primo comunista del sud, il secondo democristiano del nord – porta il loro nome la legge 646 del 1992 di cui quest’anno abbiamo ricordato il quarantesimo anniversario, che ha introdotto nel nostro ordinamento il reato di associazione per delinquere di tipo mafioso. Ecco, nella formazione politica e civile, un posto d’onore andrebbe dato a queste figure e all’educazione alla legalità che ne deve discendere anche oggi”.
L’attacco alla destra sulla norma del pos
Stefano Bonaccini parla di proposte, tranne quando attacca duramente il governo sulle prime controverse proposte in ambito economico come quella per i pagamenti con il pos: “La destra, appena vinte le elezioni, è partita subito con i condoni e strizzando l’occhio all’uso del contante, contro i Pos, e via dicendo. Io sono totalmente favorevole ai pagamenti elettronici e lo considero un fatto di modernità, di sicurezza, di trasparenza. Bene, quindi, che il Pd abbia fatto questa battaglia e che la destra abbia dovuto fare un sostanziale passo indietro.
Ma il Pos non è in sé un valore. Non siamo ‘il partito del Pos’. Siamo invece il partito che combatte ogni forma di condono, edilizio o fiscale, e contro ogni lassismo in materia di elusione ed evasione fiscale”
Mai più condoni è la promessa
Un vecchio cavallo di battaglia della politica PD è quello contro i condoni fiscali, rispolverati dal Governo Meloni e contro cui promette di battersi Stefano Bonaccini: “Nel nostro messaggio per la legalità, contro la corruzione e nella lotta alle mafie è quindi iscritto un impegno fermo e chiaro: mai più condoni di nessun tipo. Lo considero un punto identitario del Pd”. Il suo programma è chiaro e la battaglia per le primarie del partito democratico è solo all’inizio.