Covid-19 Schillaci ha preso le prime misure dando l’autorizzazione al tampone obbligatorio per chi arriva dalla Cina. L’iniziativa arriva sull’onda dell’ aumento dei contagi in Cina che hanno riportato prepotentemente al centro del dibattito politico la situazione sanitaria. Oggi per la prima volta il Ministro della Salute ha parlato di tampone obbligatorio per chi arriva dal paese asiatico ritenendolo come di “Una misura indispensabile”. C’è pero agitazione nelle opposizioni, che chiedono al titolare del dicastero della sanità di andare a riferire in Parlamento già entro il 31 dicembre a proposito di quella definita dai più come una nuova emergenza.
Covid-19 Schillaci parla di tampone obbligatorio dalla Cina, ma le opposizioni chiedono che riferisca in Parlamento
Le opposizioni nell’Aula di Palazzo Madama chiedono a gran voce un’intervento in aula del Ministro della Salute Schillaci a proposito dell’emergenza Covid-19 tornata protagonista dopo la recrudenza del virus in Cina. Simona Malpezzi PD su Twitter ha dichiarato: “Come senatori Pd abbiamo chiesto un’informativa urgente al ministro Schillaci, alla luce della sua recente circolare”, mentre Maria Stella Gelmini di Azione sempre a mezzo social sottolinea come non ci sia bisogno di fare allarmismi “Tampone obbligatorio per chi arriva dalla Cina. Nessun allarmismo, ma il ministro Schillaci venga in Aula a riferire. L’Italia non può permettersi di vanificare quanto fatto finora e gravare di nuovo su un sistema sanitario già in affanno, a cui il governo destina solo briciole”.
Guido Bertolaso plaude ministro Schillaci: “Lombardia con Malpensa è stata la prima”
Guido Bertolaso assessore al Welfare della Regione Lombardia ha valutato positivamente l’iniziativa di Schillaci sul tampone obbligatorio covid-19 per chi arriva dalla Cina: “Non possiamo che valutare positivamente la decisione del ministro Schillaci. Un’iniziativa che va nella direzione della tutela della salute dei cittadini e che ci permetterà di monitorare e comprendere quella che è realmente l’evoluzione della ‘situazione Covid’ a fronte delle notizie che giungono dalla Cina”. Un’iniziativa in cui il Pirellone è stato pioniere all’aeroporto di Malpensa e che ora verrà resa obbligatoria per tutti: “Per primi, a livello mondiale, come Lombardia avevamo intrapreso questa iniziativa, realizzando tamponi all’aeroporto di Malpensa, proprio con l’obiettivo di non sottovalutare le notizie che giungevano dalla Cina. In tal senso mi ero confrontato personalmente, a nome del presidente Fontana, con il ministro Schillaci per condividere con lui questo tipo di attività. Quello che si è verificato può essere sintetizzato con la definizione ‘gioco di squadra”.
50% di passeggeri dalla Cina positivi
Il dato che arriva dai primi screening effettuati a Malpensa è preoccupante, infatti è lo stesso Guido Bertolaso a confermare i numeri che erano stati diffusi nelle scorse ore: “ I primi dati che abbiamo diffuso oggi, con quasi il 50% dei passeggeri provenienti dalla Cina positivi. Sono risultati che impongono la necessaria attenzione e bene ha fatto il ministro a rendere obbligatorio questo tipo di verifica”. Ora non ci resta che attendere i dati delle prossime settimane per scoprire se le nuove misure saranno sufficienti.