11 febbraio 2013. Una data emblematica che verrà ricordata nei libri di storia del 21 secolo per aver lasciato di stucco una popolazione intera.

11 febbraio del 2013: Papa Ratzinger rinuncia al ministero petrino e per non influenzare con la sua presenza indiretta, la scelta del nuovo Papa, lascia per un breve periodo il Vaticano trascorrendo il tempo del Conclave a Castel Gandolfo.

Formalmente il suo pontificato finisce il 28 febbraio 2013 alle 20, dando così inizio al periodo di ‘sede vacante’, fase nel quale venne organizzato il conclave (a cui Benedetto XVI non prese parte) e che si concluse poi la sera del 13 marzo 2013 con l’elezione di papa Francesco.

Dopo la nomina di Bergoglio, papa Ratzinger rientra in Vaticano e solo il 2 maggio del 2013 prenderà possesso della sua nuova dimora, il monastero Mater Ecclesiae sulla sommità del monte Vaticano, vicino alla riproduzione della Grotta di Lourdes.

Mater Ecclesiae, il monastero dove alloggia papa Ratzinger

Nei magnifici Giardini Vaticani, vicino alla Fontana dell’Aquilone c’è un monastero intitolato a Maria Madre della Chiesa. Questo luogo voluto da Giovanni Paolo II e costruito tra il 1992 e il 1994 è diventato un posto ancora più speciale da quando il Papa Benedetto XVI, il papa emerito, ha trasferito lì la sua residenza.

Il monastero Mater ecclesiae è nato dunque dal desiderio di Giovanni Paolo II di avere un gruppo monastico di suore in Vaticano che pregasse sia per il papa che per la Chiesa cattolica. Questo luogo di culto e di preghiera aveva uno statuto ben definito: ogni cinque anni era previsto il cambio di ordine monastico, per permettere a tutti quanti di conoscere, da vicino, la realtà del Vaticano. All’interno del monastero hanno soggiornato le Monache Clarisse, le Monache Carmelitane Scalze, le Monache Benedettine e le Monache Visitandine. Il successivo avvio dei lavori di ristrutturazione nel novembre 2012, ha portato le suore a lasciare il monastero ma subito dopo, a prendere il loro posto, è stato il papa emerito: Benedetto XVI.

La struttura del monastero ha una forma di parallelepipedo, ed è divisa in due parti: a ovest si trova la cappella di due piani, a est gli ambienti monastici e le 12 celle, strutturati su quattro piani. Accanto al monastero si trova un orto, dove vengono coltivate frutta e verdura con metodi biologici.