Incidente lavoro morto operaio. Si è verificato oggi pomeriggio l’ennesimo incidente sul lavoro che ha visto morire un operaio di 36 anni, di origini campane nei pressi dell’ Umbria dove era impegnato con dei lavori di manutenzione ad un metanodotto. Il dramma si è consumata a Castel Viscardo ed il cadavere della vittima è stato ritrovato in uno scavo al quale stava lavorando.
Incidente lavoro morto operaio nel ternano
Erano le 14 quando è scattato l’allarme che ha richiesto l’intervento immediato dei soccorritori in località Viceno, il punto in cui l’operaio stava effettuando i lavori manutenzione ad un metanodotto. Sono ancora in corso le indagini, ma stando ad una prima ricostruzione, la vittima sarebbe morta sul colpo e inutili sono stati i tentativi da parte del personale sanitario che hanno cercato di rianimarlo non appena arrivato sul posto. Oltre al 118, è stato indispensabile l’aiuto dei vigili del fuoco provenienti dal distaccamento di Orvieto che con i carabinieri hanno bloccato la zona affinché venissero effettuati i rilievi necessari e tutti i controlli per ricostruire la dinamica dell’incidente. Sono giunti anche i tecnici dell’Asl visto che si è trattato di un evento avvenuto durante il lavoro. Si attendono aggiornamenti, visto che non sono ancora chiare le modalità con cui si è verificato il dramma.
Cadavere trovato in uno scavo
La vittima che ha perso la vita a lavoro è un uomo di 36 anni che risiedeva in provincia di Avellino e si trovava in Umbria solo per motivi lavorativi, era, infatti, un addetto alla manutenzione del metanodotto. A quanto pare l’operaio è stato trovato con la faccia dentro allo scavo per la posa delle tubazioni. Una volta arrivato sul posto, il pronto soccorso del 118 ha tentato di rianimarlo ma non c’è stato nulla da fare poiché era già morto da un po’ e quindi, si è potuto confermare il decesso.
L’ennesimo incidente sul lavoro
Ogni giorno sono sempre di più le notizie che vengono riportate dai media riguardanti gli incidenti avvenuti sul posto di lavoro. Anche lo scorso 6 dicembre, un uomo di 61 anni è morto per un errore avvenuto nei Cantieri navali di Palermo. Angelo Salamone, uno degli operai, è stato schiacciato da una lastra ed è morto poco dopo essere stato trasportato in ospedale. In quel caso, i suoi colleghi hanno lanciato l’allarme dopo aver assistito ad una vicenda che non potranno mai dimenticare. I soccorritori e le Forze dell’ordine sono giunti immediatamente sul posto e dopo aver portato via la vittima, hanno bloccato la zona per portare avanti i rilievi insieme ai tecnici dello Spresal dell’Asp di Palermo, fondamentali per ricostruire la tragedia.
Riguardo all’episodio di Palermo, Fanpage ha riportato il messaggio di cordoglio da parte di Fincantieri che in una nota ha scritto: “In relazione all’infortunio occorso oggi nello stabilimento di Palermo, esprimiamo vicinanza alla famiglia e ai colleghi del lavoratore – si legge – Salute e sicurezza sul lavoro costituiscono valori imprescindibili per il Gruppo e strategici per lo sviluppo sostenibile dell’azienda, che conferma la propria volontà di continuare ad investire per la formazione e in ambito tecnico-organizzativo con il coinvolgimento di tutte le persone impegnate quotidianamente nei suoi siti produttivi, con il comune obiettivo di conseguire continui miglioramenti a fronte di quanto già ad oggi consolidato”.
Anche il 4 dicembre a Cagliari un altro incidente sul lavoro ha tolto la vita ad un uomo di 38 anni, morto schiacciato dalla cabina del tir con il quale stava facendo manutenzione all’interno di un’area di un officina meccanica del Paese. Il mezzo si sarebbe ribaltato all’improvviso. Inutile l’intervento immediato dei suoi colleghi che hanno cercato di soccorrerlo ed hanno subito lanciato l’allarme.