Nuovo caso di violenza sessuale su minori a Viadana, in provincia di Mantova. Fermato un 57enne di origini campane residente da tempo in Lombardia, ora accusato di pedofilia nei confronti di almeno quattro bambine di età compresa tra i 10 e i 12 anni. Le ragazzine sono state molto lucide ad aprirsi con i rispettivi genitori, tant’è vero che la segnalazione è partita proprio da una delle vittime. Al momento dell’arresto, la Polizia locale ha accertato precedenti analoghi nella fedina penale dell’uomo.
L’aggressore, in maniera meschina, tendeva la trappola alle giovani vittime allacciando i rapporti in modo apparentemente casuale e rendendo così le frequentazioni sempre più assidue. Poi, una volta conquistata la loro fiducia, sfruttava la loro fragilità attirandole in un garage dove consumava le sue irrefrenabili pulsioni sessuali. Come scusa, adduceva di voler giocare a nascondino insieme a loro
Violenza sessuale a Viadana, l’aggressore ha tentato la fuga
Non è chiaro se le bambine siano sorelle oppure conoscenti, tuttavia pare che l’uomo bivaccasse con il proprio camper nell’area limitrofa a quella dove vivono le ragazzine. Il caso di violenza sessuale, che ha sconvolto l’intera comunità di Viadana, veniva attuato come un vero e proprio rito in cui l’aguzzino si spingeva sempre più in là, partendo da frasi di apprezzamento e molto spinte fino al contatto fisico.
Persino i filmati a luci rosse facevano parte del pacchetto di “seduzione”, poi però evidentemente le bambine capiscono cosa sta succedendo e, forse involontariamente, raccontano la situazione ai genitori. Immediato l’intervento delle autorità del comune sito nella bassa mantovana: gli episodi risalirebbero al periodo compreso tra agosto e ottobre.
La Squadra Radiomobile dei Carabinieri ha provveduto al fermo dell’uomo, il quale non ha opposto alcuna resistenza. Nel camper su cui viveva è stato sequestrato il suo cellulare che, insieme ad altro materiale sparso di chiaro carattere pedopornografico, ha costituito una prova schiacciante a suo carico. Il 57enne, a cui era stato posto il vincolo di permanenza, era riuscito a fuggire in Campania, eppure l’operazione congiunta tra le autorità lombarde e partenopee ha permesso di rintracciarlo in tempo record e a convalidare l’arresto. Ora l’iter processuale torna al Nord, con la Procura di Brescia che vigila sull’inchiesta.
Si cerca il pirata della strada che ha ucciso un 43enne
Si tratta della seconda notizia di cronaca avvenuta a Viadana negli ultimi giorni in ordine cronologico. Nel frattempo è stato risolto il mistero legato alla morte di Andrea Lodi Rizzini, 43enne chef di Cogozzo di Viadana, il cui cadavere è stato trovato il giorno di Natale esanime in un fosso lungo la strada provinciale che conduce al ponte sul Po, al confine con l’Emilia-Romagna e la provincia di Parma.
L’autopsia che si è svolta questa mattina a Mantova ha svelato lesioni molto serie che rendono calda la pista dell’investimento. L’ora del decesso risale a cavallo tra il 24 e il 25 dicembre secondo il medico legale, sul caso continua a indagare la Procura di Mantova. Da ieri, intanto, sono partite le segnalazioni per rintracciare l’auto pirata: si tratterebbe di una Bmw Serie 1 di vecchia generazione, di cui sono state ritrovate parti della carrozzeria divelte dopo l’impatto, avvenuto a forte velocità.