Dal 2023 entrano a regime diversi bonus, agevolazioni e aiuti a sostegno delle donne e della famiglia. A confermarli il ministro per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Maria Roccella, che spiega la presenza di misure che andranno ad aggiungersi a quelle già previste per il 2023.
Analizziamo nel dettaglio i 7 bonus per le donne operativi per il 2023. In particolare, andremo a verificare la presenza dei requisiti, condizioni e importo dei vari contributi e agevolazioni messi in campo in favore delle donne.
Bonus per le donne: ecco tutti i requisiti previsti nella Manovra 2023
Tanti gli aiuti che andranno a consumo per la fine dell’anno, come ad esempio il bonus bebè, mentre altre misure in vista del 2023 sono state rafforzate, come appunto l’assegno unico universale.
In questo contesto è stato dato un ampio margine alle donne. Tante le nuove iniziative presenti nella legge di Bilancio 2023, sia sul profilo familiare che per come sostegno al reddito.
Nonostante, manchi l’operatività delle misure è possibile controllare i dettagli dei bonus per le donne con e senza ISEE disponibili nel 2023. Ecco i requisiti e condizioni previsti per il rilascio di contributi e agevolazioni a favore della famiglia.
INPS: bonus donne 2023
L’INPS non rilascia più il bonus bebè o il bonus mamma domani, ma permette alle donne di ricevere un unico contributo che racchiude tanti incentivi.
Infatti, l’assegno unico universale per il 2023, cambia faccia aumentando di volume, quindi con un importo maggiore per i figli.
L’Ente nazionale della previdenza sociale procede all’accredito del contributo spettante per i figli nell’immediato della gravidanza. La misura serve per sostenere le donne dal settimo mese di gravidanza e prosegue oltre il 18esimo anno, ovvero fino a 21 anni di età.
Il valore del certificato ISEE è marginale, può anche non esserci, ma tuttavia, la sua presenza permette di ricevere un assegno universale più alto.
L’INPS per le famiglie numerose rilascia una maggiorazione, ma solo con un numero di figli uguale o maggiore di quattro, per cui viene spalmato un aumento pari a 150 euro.
Per incrementare questa misura il governo italiano ha previsto risorse per circa 1,5 miliardi di euro da suddividere per il prossimo triennio.
In particolare, per il 2023 è stata prevista una dote finanziaria pari a 409,2 milioni, mentre per il 2024 lo stanziamento di risorse corrisponde a 525,7 milioni.
Infine, per il 2025 le risorse messe in campo corrispondono a 542,5 milioni di euro.
Rifinanziato il piano contro la violenza sulle donne
Il governo italiano ha rifinanziato il piano strategico nazionale attivo per la tutela delle donne. Per la copertura del fondo nella legge di Bilancio 2023 è stata prevista una dote finanziaria di 2 milioni di euro.
Nello stesso modo, per mantenere stabile il piano strategico contro la violenza sulle donne, per il 2024 lo stanziamento si aggira intorno a 7 milioni di euro.
Carta Risparmio spesa 2023
Per questa misura il governo italiano ha previsto uno stanziamento di 500 milioni di euro.
La carta Risparmio potrà essere richiesta dalle donne con un certificato ISEE uguale o inferiore a 15.000 euro annui.
Mancano ancora i criteri principali con la determinazione dei requisiti e condizioni necessari al rilascio della Carta risparmio 2023.
Sforbiciata sui beni di prima necessita nella misura del 5%
Nella legge di Bilancio è contenuto un correttivo sull’Imposta sul valore aggiunto, quindi per l’IVA.
Molto probabilmente, i generi di prima necessità, come ad esempio latte liquido o in polvere, semole e altri alimenti necessari alla crescita dei lattanti e bambini saranno meno costosi.
L’intervento che mira ad applicare una sforbiciata sull’IVA, punta a garantire un prezzo molto più contenuto, rispetto a quello attuale su diversi generi alimentari destinati alle donne madri e non.
In questo contesto rientrano anche i pannolini e gli assorbenti femminili. E, ancora, l’abbattimento dell’IVA viene proposto anche per i seggiolini e altri beni secondari.
Reddito alimentare 2023
Un nuovo progetto per contrastare attivamente la povertà assoluta combinata all’abbattimento dello sperpero alimentare.
Per questa misura il governo italiano ha previsto uno stanziamento di 1,5 milioni di euro finalizzati alla copertura del Reddito alimentare per il 2023, mentre per il 2024 la dote finanziaria corrisponde a 2 milioni di euro.
La misura sarà lanciata in due città in forma del tutto sperimentale, per poi essere estesa a tutti i cittadini e le famiglie bisognose presenti su suolo nazionale.
In buona sostanza, i fondi messi a disposizioni per il 2023, dovrebbero servire per acquistare dalla piccola e grande distribuzione i pacchi alimentari (invenduto) da distribuire alle persone bisognose.
Il Congedo parentale per le donne
Le genitrici ottengono un massimo di sei mesi di congedo parentale e possono richiedere un’indennità maggiorata nella misura all’80%.
Le donne possono richiedere Opzione donna
Le donne invalide dal 74%, caregiver e lavoratrici, se risulta la presenza del licenziamento da azienda in crisi economica, possono richiedere il pensionamento a 60 anni con 35 anni di contributi.
Tuttavia, della vecchia norma è rimasto il requisito anagrafico a 58 e 59 anni, ma solo per le lavoratrici genitrici, a cui viene conferito un premio per ogni figlio, fino a una riduzione massima di due anni sul tetto anagrafico.