Obbligo di tampone per chi viaggia con un volo diretto dalla Cina all’Italia: questa l’ultima decisione da parte del ministro della Salute Orazio Schillaci, per far fronte all’aumento dei contagi Covid a Pechino e dintorni ed evitare il diffondersi di nuove varianti. La conferma di questa azione è arrivata direttamente in una nota del ministero della Salute: nel prossimo Consiglio dei ministri verranno specificati tutti i dettagli.
Una decisione, quella intrapresa da Schillaci, che segue la scia dell’obbligo imposto in Giappone, dove a partire da venerdì 30 dicembre sarà richiesto un test negativo ai passeggeri provenienti dalla Cina. La Regione Lombardia era già corsa ai ripari, invitando chi transita dal Paese asiatico all’aeroporto di Malpensa a sottoporsi ad un tampone. Queste le parole del ministro della Salute:
Ho disposto, con ordinanza, tamponi antigenici Covid-19 obbligatori, e relativo sequenziamento del virus, per tutti i passeggeri provenienti dalla Cina e in transito in Italia. La misura si rende indispensabile per garantire la sorveglianza e l’individuazione di eventuali varianti del virus al fine di tutelare la popolazione italiana. Riferirò più dettagliatamente nel corso del Consiglio dei Ministri convocato oggi.
Covid, possibile obbligo di tampone per chi arriva dalla Cina: 1 su 2 positivo
Nel frattempo la Regione Lombardia era già corsa ai ripari precisando che i tamponi per chi arriva dalla Cina erano presenti, ma facoltativi. Si trattava infatti di una “misura preventiva”, utile soprattutto per individuare e circoscrivere eventuali nuove varianti.
In una nota, la Direzione generale welfare della Regione lombarda ha precisato che finora sono stati eseguiti 210 tamponi ai passeggeri in arrivo dalla Cina ed “è stato già avviato il sequenziamento e a breve si avranno i primi risultati”.
Secondo quanto filtra, in un volo Pechino-Malpensa atterrato alle 18.55 del 26 dicembre con 120 passeggeri, ben 62 sarebbero risultati positivi al tampone. Stiamo parlando di una percentuale pari al 52%. Un dato che – evidentemente – il Ministero della Salute ha esaminato con attenzione.
Stesso discorso per quanto riguarda l’aeroporto di Fiumicino dove l’assessore alla Sanità del Lazio, e candidato alle Regionali, Alessio D’Amato ha confermato la ripresa dei test per quanto riguarda i voli in arrivo nella Capitale:
In attesa delle disposizioni nazionali, riprendono i test all’aeroporto internazionale di Fiumicino per i voli che provengono dalla Cina. I test si svolgeranno con le consuete modalità, sotto la supervisione dell’Istituto Spallanzani e con il supporto delle USCAR regionali. Non dobbiamo abbassare la guardia, le ultime notizie sul Covid ci spingono a tenere alta l’attenzione.
Spallanzani: “Potenziare la sorveglianza”
Anche dell’Istituto Spallanzani arrivano i primi commenti rispetto ad una situazione da monitorare con massima attenzione, per evitare la diffusione del virus. Questa la nota rilasciata nelle scorse ore:
Potenziamento della sorveglianza mediante test antigenici per chi proviene in particolare dalla Cina, e caratterizzazione molecolare con analisi di sequenza nei casi positivi. Sarebbe meglio se il coordinamento dei tamponi di sorveglianza avvenisse a livello europeo. Un intervento di questo tipo servirebbe a monitorare la comparsa ed intercettare precocemente l’arrivo di nuove varianti, sia come nuove evoluzioni di Omicron che come nuove varianti diverse da Omicron, e a predisporre eventuali misure quarantenarie selettive.