Flavia Toso età. Flavia Toso è la prima moglie di Ricky Tognazzi, lavora nel cinema come segretaria di edizione.
Flavia Toso età, figli
Non ci sono informazioni pubbliche riguardo la data di nascita di Flavia Toso. E’ stata sposata con Ricky Tognazzi, con cui ha avuto una figlia: Sarah. I due poi hanno divorziato e nel 1995 l’attore ha sposato la collega Simona Izzo.
La separazione da Ricky Tognazzi non ha tuttavia compromesso il rapporto di stima, affetto e rispetto reciproco tra i due. La loro è stata e resta per entrambi una storia importante.
“Voltare pagina, abbandonare, ricominciare è un travaglio – ha ammesso a tal proposito Ricky Tognazzi -. Non è stato facile per me e neanche per Simona e per Flavia. Ora la mia ex, che è segretaria di edizione, farà una fiction con Simona e ha lavorato anche nel nostro ultimo film. Le due mi chiamano ‘il comarito’”.
Chi è Ricky Tognazzi
Nato a Milano il 1º maggio 1955, Ricky Tognazzi è un attore, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico.
Figlio degli attori Ugo Tognazzi (1922-1990) e Pat O’Hara (1933-2018), Ricky ha tre fratellastri, nati dai due successivi matrimoni del padre: Thomas Robsahm, Gianmarco e Maria Sole Tognazzi. Dopo aver frequentato sin da piccolo molti set cinematografici grazie al padre (che poi lo vorrà per qualche comparsata in alcuni suoi film), studia in Inghilterra e poi al DAMS dell’Università di Bologna, e si diploma nel 1975 presso l’Istituto di Stato per la Cinematografia e Televisione “Roberto Rossellini” di Roma. Inizia a lavorare come aiuto regista per Luigi Comencini, Pupi Avati e Maurizio Ponzi.
Come attore esordisce accanto al padre a otto anni nel 1963 negli episodi “Il pollo ruspante” di Gregoretti in RO.GO.PAG. e “L’educazione sentimentale” di Dino Risi in “I mostri”. Partecipa a vari altri film ma viene valorizzato soprattutto da Maurizio Ponzi che lo dirige in tre film tra cui “Qualcosa di biondo”(1984) che gli fa ottenere un David di Donatello 1985 come miglior attore non protagonista. Dal 1988 alterna recitazione e regia. Il suo primo film da regista “Piccoli equivoci”, viene selezionato per la ‘Quinzaine’ di Cannes nel 1989 e premiato nel 1990 con il David di Donatello e il Nastro d’argento per il miglior regista esordiente e gli stessi due premi per Nacy Brilli come miglior attrice non protagonista. Segue “Ultra’ ” (1991) con cui vince il David per la regia, ex aequo con Marco Risi per “Ragazzi fuori” e la nomination a Berlino per l’Orso d’oro.
Dagli Anni ’90 in poi firmerà così svariate pellicole, passando da commedie più semplici e sentimentali come Io no (in co-regia con la moglie Simona Izzo) a sguardi maturi sulla mafia in Vite strozzate e I giudici, fino ai più drammatici Canone inverso o documentari come Un altro mondo è possibile. Tornerà anche a lavorare per la televisione, soprattutto con miniserie biografiche come Il papa buono (su Giovanni XXIII), Il caso Enzo Tortora – Dove eravamo rimasti?, Pietro Mennea – La freccia del Sud o Boris Giuliano – Un poliziotto a Palermo, e le più sentimentali L’amore strappato e Svegliato amore mio, firmate nuovamente con Simona Izzo rispettivamente nel 2019 e nel 2021.