Ricky Tognazzi età. Nato a Milano il 1º maggio 1955, Ricky Tognazzi è un attore, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico.
Ricky Tognazzi età, moglie, figli
Ricky Tognazzi ha 67 anni. Dal suo primo matrimonio con Flavia Toso ha avuto una figlia, Sarah. In seguito, nel 1995, ha sposato la collega Simona Izzo. La coppia ha deciso di non avere figli in quanto entrambi ne avevano già uno nato da una precedente relazione.
“La nostra vita è un festival di amore, eventi, passioni e noi siamo i registi di questa vita. Ci chiamiamo ‘il circo Tognizzo’. Lui sostiene che sono la tigre, la leonessa, ma chi comanda è lui, con quest’aria british da leader naturale, che non deve gridare per avere le cose”, ha raccontato Simona Izzo al Corriere della Sera. Sul fatto di non aver avuto figli con Tognazzi, la Izzo ha dichiarato: “Eravamo entrambi reduci da storie dolorose ed entrambi genitori. Abbiamo deciso di non avere figli, non so se sia stata una decisione giusta, oggi mi dispiace, ma allora mi sembrò essenziale: il nostro figlio è il nostro amore, che oggi ha 37 anni“.
Biografia
Figlio degli attori Ugo Tognazzi (1922-1990) e Pat O’Hara (1933-2018), Ricky ha tre fratellastri, nati dai due successivi matrimoni del padre: Thomas Robsahm, Gianmarco e Maria Sole Tognazzi. Dopo aver frequentato sin da piccolo molti set cinematografici grazie al padre (che poi lo vorrà per qualche comparsata in alcuni suoi film), studia in Inghilterra e poi al DAMS dell’Università di Bologna, e si diploma nel 1975 presso l’Istituto di Stato per la Cinematografia e Televisione “Roberto Rossellini” di Roma. Inizia a lavorare come aiuto regista per Luigi Comencini, Pupi Avati e Maurizio Ponzi.
Come attore esordisce accanto al padre a otto anni nel 1963 negli episodi “Il pollo ruspante” di Gregoretti in RO.GO.PAG. e “L’educazione sentimentale” di Dino Risi in “I mostri”. Partecipa a vari altri film ma viene valorizzato soprattutto da Maurizio Ponzi che lo dirige in tre film tra cui “Qualcosa di biondo”(1984) che gli fa ottenere un David di Donatello 1985 come miglior attore non protagonista. Dal 1988 alterna recitazione e regia. Il suo primo film da regista “Piccoli equivoci”, viene selezionato per la ‘Quinzaine’ di Cannes nel 1989 e premiato nel 1990 con il David di Donatello e il Nastro d’argento per il miglior regista esordiente e gli stessi due premi per Nacy Brilli come miglior attrice non protagonista. Segue “Ultra’ ” (1991) con cui vince il David per la regia, ex aequo con Marco Risi per “Ragazzi fuori” e la nomination a Berlino per l’Orso d’oro.
Dagli Anni ’90 in poi firmerà così svariate pellicole, passando da commedie più semplici e sentimentali come Io no (in co-regia con la moglie Simona Izzo) a sguardi maturi sulla mafia in Vite strozzate e I giudici, fino ai più drammatici Canone inverso o documentari come Un altro mondo è possibile. Tornerà anche a lavorare per la televisione, soprattutto con miniserie biografiche come Il papa buono (su Giovanni XXIII), Il caso Enzo Tortora – Dove eravamo rimasti?, Pietro Mennea – La freccia del Sud o Boris Giuliano – Un poliziotto a Palermo, e le più sentimentali L’amore strappato e Svegliato amore mio, firmate nuovamente con Simona Izzo rispettivamente nel 2019 e nel 2021.