Neri Marcorè capodanno al Teatro Olimpico di Roma per una notte di San Silvestro all’insegna della grande musica. Fabrizio De Andrè, Ivano Fossati, Francesco De Gregori, Ivan Graziani, Franco Battiato, Luciano Ligabue, ma anche James Taylor, Simon and Garfunkel e gli Eagles. Suonerà un repertorio di altissimo livello il talento marchigiano bravo a recitare, a condurre ma anche a cantare. Come si svolgerà la serata fiore all’occhiello dell’offerta capitolina e chi dividerà il palco con lui, lo ha raccontato in diretta a “Bagheera” (qui il podcast completo), condotta tutti i giorni dal lunedì al venerdì in pieno drive-time dal collega Bussoletti e il sabato nell’edizione serale dalle 20 alle 22 per il “Bagheera Saturday Night Show”. Ecco i passaggi più importanti della loro chiacchierata
Neri Marcorè capodanno al Teatro Olimpico di Roma, come si svolge
“Alle 20 circa ci sarà un apericena, che è una parola che detesto ma che ormai va di moda come “20-22” e altre cose fastidiose. Verso le 21.30 inizierò a suonare principalmente De Andrè. Dopo un paio d’ore di musica dal vivo, ci sarà una breve pausa e poi di nuovo in sala per ascoltare tutti gli altri mostri sacri previsti dal concerto. Poco prima di mezzanotte ci prepareremo per il brindisi e poi ancora live fino a quando ci cacciano. Dal Teatro Olimpico mi dicono che i biglietti stanno andando via velocemente e questo è una grande regalo che il pubblico mi sta facendo ma invito a venire tutti quelli che hanno voglia di godersi la mia special band.”
Neri Marcorè capodanno al Teatro Olimpico di Roma, la scaletta
“Oltre al Faber, suonerò e canterò Fossati, De Gregori, Graziani, Battiato, Ligabue, ma anche James Taylor, Simon and Garfunkel e gli Eagles. Sarà un viaggio nella musica che amo e che amano tante persone come me. Sul palco avrò un esercito di musicisti pronti a rendere unica questa serata e impreziositi dalla presenza dello Gnu Quartet che hanno un suono unico e riconoscibile. Cercherò di non stravolgere la scaletta, sennò li faccio impazzire tutti e non se lo meritano.”
Sulle imitazioni del passato
“Bruno Pizzul, Maurizio Gasparri, Alberto Angela… di imitazioni ne ho fatte tante e sono felice che siano piaciute e che abbiano funzionato. Arriva però un momento in cui senti la necessità di metterle da parte e di fare altro. Non ne farò nello spettacolo di Roma ma, tra una canzone e l’altra, chiacchiererò a modo mio un po’ a braccio. Quel che succede succede.”
Su Pierre Ruiz
“Pierre è stato un grande uomo, una persona che ha lasciato il segno ovunque sia passato. Ha fatto del bene a tanti e molti artisti lo ricordano come produttore attento e appassionato con la sua etichetta il cui nome trovavo geniale, la Esordisco. Ora continuano la sua opera preziosa la moglie Paola e il figlio Antoine che ha un grande talento musicale. Ricordo quel concerto in memoria di Pierre Ruiz all’Auditorium, si toccava con mano l’emozione di tutti.”