Alzheimer, un test può rilevare un nuovo marcatore della neurodegenerazione causata dalla malattia con un semplice prelievo di sangue. Lo studio pubblicato sulla rivista Brain, mostra come il biomarcatore, chiamato BD-tau, vada oltre gli attuali esami del sangue utilizzati per rilevare clinicamente la neurodegenerazione legata all’Alzheimer e sia anche specifico per la malattia di Alzheimer.
Oggi la diagnosi della patologia degenerativa avviene con l’individuazione di tre componenti: la presenza di placche amiloidi, la formazione di grovigli di proteina tau e la neurodegenerazione cerebrale. Gli attuali metodi di diagnosi del sangue sono in grado di rilevare con precisione le anomalie del peptide beta amiloide plasmatico e della forma fosforilata di tau, due dei tre criteri necessari per una diagnosi affidabile della malattia di Alzheimer. Ma l’ostacolo più grande è quello di individuare marcatori di neurodegenerazione specifici per il cervello che non siano influenzati da contaminanti potenzialmente fuorvianti prodotti in altre parti del corpo. Nelle malattie come il Parkinson, Alzheimer e iltre demenze, i livelli ematici di neurofilamenti leggeri, un marcatore proteico del danno alle cellule nervose, sono elevati: questo rende meno utile il test per differenziare le patologie.
Alzheimer, il biomarcatore BD-tau
Utilizzando la biologia molecolare e la biochimica delle proteine tau in diversi tessuti, come il cervello, il team ha sviluppato una tecnica per rilevare selettivamente la BD-tau evitando altre proteine prodotte da cellule esterne al cervello. A tal fine, hanno progettato un anticorpo speciale che si lega selettivamente alla BD-tau, rendendola facilmente rilevabile nel sangue. Il metodo è stato convalidato in un test su oltre 600 campioni di pazienti provenienti da cinque coorti indipendenti, compresi i pazienti la cui diagnosi della malattia è stata confermata dopo il decesso, nonché i pazienti con disturbi della memoria indicativi della malattia di Alzheimer precoce.
I test hanno dimostrato che i livelli di BD-tau rilevati in campioni di sangue di pazienti affetti da Alzheimer con il nuovo test corrispondono ai livelli di tau nel liquido cerebrospinale e distinguono in modo affidabile l’Alzheimer da altre malattie neurodegenerative.
Il team prevede ora di condurre una validazione clinica su larga scala di BD-tau nel sangue in un’ampia gamma di gruppi di ricerca. Questi studi includeranno adulti anziani senza evidenza biologica della malattia di Alzheimer e persone in diversi stadi della malattia, per garantire che i risultati dei biomarcatori siano generalizzabili a persone di ogni provenienza.