Muore deputato russo che aveva criticato Putin. Pavel Antov, parlamentare russo del partito Russia Unita, che lo scorso giugno aveva criticato la guerra di Putin in Ucraina, è stato trovato morto domenica sera dopo una caduta dal terzo piano di un hotel di Rayagada nello Stato dell’Odisha. Si tratta di un ricco imprenditore e deputato russo che, secondo quanto riferito e dai rilevamenti fatti al momento del ritrovamento, sarebbe morto cadendo dal terzo piano di un hotel in India. Le cause della morte attualmente sono state attribuite ad un momento di sconforto dell’uomo che un paio di giorni fa aveva perso un carissimo amico. Depressione, quindi, fanno sapere anche dal consolato russo, per l’uomo che si era recato in India per svago, Antov pare soffrisse molto per la perdita dell’amico scomparso pochi giorni prima anche lui improvvisamente.

Muore deputato russo che aveva criticato Putin, cade dalla finestra dell’hotel in India dove si trovava per festeggiare il suo compleanno

Mure deputato russo che aveva criticato Putin. Il deputato russo, infatti, si trovava in India per festeggiare il suo 66esimo compleanno insieme ad altre persone, tra cui Vladimir Budanov, l’amico scomparso anche lui in occasione di quel viaggio, due giorni prima “apparentemente per un attacco cardiaco”. E sarebbe proprio per la morte dell’amico che i media e le autorità indiane hanno ipotizzato che Antov, trovato senza sensi in una pozza di sangue, si sarebbe suicidato in preda alla depressione. La guida indiana che accompagnava il parlamentare e il gruppo di altri tre amici ha raccontato ai giornalisti di averlo trovato in una pozza di sangue e di averlo fatto immediatamente trasferire in ospedale, dove i medici lo hanno dichiarato morto. Secondo i media indiani, i responsabili della polizia locale, che hanno avviato un’indagine, non escludono la possibilità che Pavel Antov si sia “suicidato per la depressione insorta dopo la morte improvvisa dell’amico Budanov, avvenuta secondo molte voci in circostanze misteriose”.

Morte di un deputato russo, era il più ricco della Duma

Antov, che lascia la moglie e una figlia, era a capo di un impero di salumi ed era considerato il politico più ricco di tutta la Duma ( è chiamata così ogni diversa assemblea rappresentativa della Russia moderna e della Russia storica. La Duma di stato nell’Impero russo e quella della Federazione Russa corrisponde alla camera bassa ed elettiva del Parlamento russo) Nel 2019 Forbes Russia gli aveva attribuito un guadagno di 130 milioni di sterline.

Morte di un deputato russo, l’ultima di una lunga serie di scomparse misteriose

Una serie di coincidenze sfortunate lega diverse morti avvenute ultimamente e che hanno riguardato sempre personaggi di spicco che si erano resi protagonisti di aspre critiche verso la politica di guerra di Putin. A cui si è aggiunta nelle ultime ore quella di Pavel Antov, l’ultima in ordine cronologico di una lunga lista di morti sospette, definite così perché a scomparire sono gli oppositori russi del regime di Mosca che si scagliano apertamente contro la guerra in Ucraina, e le cause che spiegano le loro morti sempre le stesse: suicidi, cadute accidentali, gravi malattie. Dall’inizio del conflitto sono molte le segnalazioni di dirigenti di aziende statali russe deceduti: Leonid Shulman, Alexander Tyulyakov, Mikhail Watford, Vasily Melnikov, Vladislav Avayev, Sergey Protosenya, Andrei Krukowski, Alexander Subbotin, Yuri Voronov e Ravil Maganov. Tra loro c’è chi era direttamente collegato a Gazprom, la multinazionale del gas controllata dal governo della Federazione, e diversi oligarchi impegnati nel settore del petrolio e idrocarburi.