Tornano le feste in discoteca per il Capodanno 2022. Dopo due anni di stop forzato, i locali italiani da ballo tornano ad essere il cuore della festa più partecipata dell’anno. Nella notte di San Silvestro, le circa mille discoteche della penisola operative nei mesi invernali, sulle 2.500 rimaste in attività dopo la pandemia, sono pronte a registrare il tutto esaurito, per un giro d’affari complessivo di 30 milioni di euro. “Finalmente – commenta Maurizio Pasca, presidente di Silb-Fipe, il Sindacato dei locali da ballo – si torna a festeggiare il Capodanno nei luoghi preposti al divertimento controllato e sicuro. Un bel passo in avanti rispetto agli ultimi due anni quando, con la scusa della pandemia, si è finito per lasciare campo libero alle situazioni abusive e incontrollate, che peraltro continuano anche ora”. Un danno per le imprese ma anche per centinaia di migliaia di professionisti che, come molti ricorderanno, lo scorso dicembre hanno scoperto che non avrebbero potuto lavorare con solo 8 giorni di anticipo. “Una doppia beffa – commenta Pasca – se si pensa che tutte le altre attività, dai cinema ai teatri, operavano a pieno regime”. “Ora – conclude – questo ostracismo nei confronti delle discoteche è finalmente finito e siamo pronti per tornare a festeggiare l’arrivo del nuovo anno a ritmo di musica”.
Feste di Capodanno 2022 in discoteca dopo due anni di stop. Ma sale la rabbia dei gestori: “Centinaia di party abusivi”
Mancano pochi giorni a Capodanno e dopo un lungo stop causato dalla pandemia, finalmente si può tornare a festeggiare in sale da ballo e discoteche. Una serata importante per tutti i gestori di locali grazie alle affluenze considerevoli. Il problema per i gestori dei locali è uno solo: il proliferare di serate abusive. Avevamo fatto molto affidamento- afferma Gianni Indino, presidente del Silb-Fipe Confcommercio– sul decreto anti-rave party del ministro Piantedosi, che detta i principi affinché le manifestazioni possano essere effettuate in piena regola, con licenze e norme di settore, ma ancora non si sa se verrà convertito in legge“. Intanto, “sembra che nessuno abbia voglia di verificare che tutte le condizioni di sicurezza, igiene e legalità siano rispettate in queste feste abusive che nascono come funghi”. I social c’è da dire che sono stracolmi di annunci che promuovono party e feste di capodanno: decine, centinaia in tutta Italia. Nel mirino, elenca l’associazione di categoria dei locali, ci sono “cenoni con ballo in ristoranti disponibili, pub e locali serali con dj-set fino al mattino, ville, dimore storiche, capannoni industriali diventano location improvvisate per cene a cui si unisce il ballo offerto anche con possibilità di free drink senza limite o controllo. Una situazione non più tollerabile per chi fa questo di mestiere sottostando a tutte le normative del caso“, sottolinea Indino.
Le richieste dei rappresentanti dei gestori al nuovo Governo
“Il mio invito, la mia supplica ormai – afferma Indino – è che chi ha il compito di verificare la regolarità di queste serate intervenga e lo faccia immediatamente. Non vorrei che i più dimenticassero che la crisi dei nostri locali comincia laddove inizia l’abusivismo generalizzato di personaggi scaltri che lucrano anche sulla sicurezza dei ragazzi”. “La mia- chiarisce il rappresentante dei gestori- è una preoccupazione non solo di natura economica, anche se molto importante per tutto il nostro comparto, ma anche di legittimità e legalità, di igiene e sicurezza per i ragazzi. Ecco perché ribadisco e chiedo a gran voce l’intervento di chi ha il compito di vigilare, controllare e verificare che tutto proceda tenendo a mente che il nostro paese non si può più permettere di trascurare il nostro settore e dunque i nostri appelli di contrasto all’abusivismo. I tempi per poter stroncare lo sviluppo di queste serate ci sono, ma bisogna intervenire immediatamente intimando lo stop a tutti questi progetti”.