Hasib Omerovic, ha respinto tutte le accuse il poliziotto arrestato e posto ai domiciliari per il pestaggio del 36enne precipitato il 25 luglio 2022 da un appartamento nel quartiere Primavalle, periferia nord-ovest di Roma. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia ha raccontato la sua versione dei fatti. Un atto istruttorio durato quasi due ore. L’avvocato Remo Pannain, difensore, insieme all’avvocato Eugenio Pini, di Andrea Pellegrini, l’assistente capo di polizia interrogato oggi dal gip di Roma e accusato del reato di “tortura” all’Agi ha spiegato:

“Ha fermamente negato tutte le azioni che gli sono state contestate, ovvero di non aver mai tirato schiaffi o urlato contro Hasib, e anche dopo le domande poste a chiarimento delle sue dichiarazioni ha precisato una cosa ovvia e logica: ‘se io lo dovevo legare il ragazzo non avrei usato il fil di ferro, ma lo avrei ammanettato’“.

Il legale ha continuato:

“Sono certo che la procura rivedrà le proprie determinazioni dopo aver escusso anche gli altri indagati. Secondo quanto si apprende da fonti legali, gran parte delle dichiarazioni fatte da Fabrizio Ferrari non sono veritiere“.

Fabrizio Ferrari è il poliziotto di Primavalle che ha collaborato alle indagini.

I difensori dell’agente di polizia accusato di tortura hanno aggiunto:

Il nostro assistito ha fornito anche un elemento di fatto diverso spiegando che quando Hasib è caduto dalla finestra il più poliziotto più vicino, pur stando in un’altra stanza, era proprio Ferrari. Questa mattina oltre a Pellegrini sono comparsi davanti al gip anche gli altri due poliziotti, presenti il 25 luglio scorso nell’abitazione di Hasib, e ora accusati di falso. La misura per l’assistente capo della Polizia del distretto Primavalle è stata disposta mercoledì scorso dopo l’inchiesta della procura di Roma, coordinata dal procuratore aggiunto Michele Prestipino e dal pm Stefano Luciani”.

Hasib Omerovic, precipitato dalla finestra durante un perquisizione

Hasib Omerovic, 36enne di etnia rom è sordo dalla nascita, è precipitato dalla finestra della sua casa durante una perquisizione, lo scorso 25 luglio. L’agente è accusato anche del reato di falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici.