L’ex presidente Donald Trump, direttamente dal proprio social Truth, ha affermato con vigore di non aver mai chiesto al suo genero Jared Kushner o alla figlia Ivanka Trump di far parte della campagna per le elezioni presidenziali del 2024. Al contrario, avrebbe detto loro di prendere le distanze dal “mondo cattivo e meschino della politica” come forma di protezione.

Presidenziali 2024, Trump: “Questa campagna sarà epica”

Donald Trump ironizza sull’ipotesi di aver chiesto il coinvolgimento della figlia e di suo marito alle presidenziali 2024 (la cui corsa potrebbe essere interdetta visti i recenti sviluppi giudiziari su Capitol Hill), rivolgendosi a un presunto sito di informazione “Fake & Corrupt News” nella sua replica social.

Poi, come a ricordare che lui non ha bisogno di alcun appoggio esterno, ha nuovamente cavalcato l’idea di brogli elettorali in occasione delle presidenziali 2020 (“in cui ho ottenuto milioni di voti in più rispetto al 2016“), sottolineando di essere assolutamente pronto a correre per la terza volta.

L’indiscrezione nasce da una rivelazione dei tabloid americani, secondo i quali il tycoon avrebbe fatto pressione sulla coppia durante il matrimonio della figlia Tiffany, celebrato nella villa di Mar-a-Lago (divenuta famosa per le perquisizioni dell’Fbi dei mesi scorsi).

Sia Ivana che Jared Kushner erano stati coinvolti nella campagna elettorale del 2020 e hanno chiarito pubblicamente di non voler ripetere una simile esperienza mediatica, specialmente ora che hanno figli. Il 15 novembre scorso, quando Trump annunciò la sua candidatura, Ivana fece un post emblematico in cui escluse di aiutare il padre nella corsa alla Casa Bianca. Kushner e Ivanka sono stati entrambi consiglieri di primo piano durante la permanenza di Trump a Washington, mostrando ottime doti di pr e di presenza in pubblico. Tuttavia, gli ultimi eventi in cui è stato coinvolto l’ex presidente hanno sensibilmente aumentato la distanza tra le parti.

Inoltre, Trump potrebbe essere insidiato dallo storico collega repubblicano Mike Pence, sebbene fonti interne smentiscano questa ipotesi.