Il Liceo Artistico Nervi-Severini di Ravenna è il primo istituto superiore di secondo grado in Italia a introdurre il congedo mestruale per le studentesse che lo richiedano.

Lo ha stabilito una delibera firmata dal preside Gianluca Dradi approvata nei giorni scorsi dal Consiglio di Istituto e successivamente pubblicata nei giorni scorsi sull’albo digitale della scuola. Ciascuna studentessa afflitta da dismenorrea (la tipica infiammazione all’utero del periodo mestruale) certificata potrà assentarsi dalle lezioni per due giorni al mese, senza che essi rientrino nel conteggio complessivo.

Congedo mestruale in un liceo di Ravenna, come funziona

Congedo mestruale in un liceo di Ravenna, la riflessione dietro a questa decisione spiegata dai protagonisti.

Il punto di partenza è stata la legislatura che disciplina il numero di assenze che ciascuno studente può “prendersi” durante l’anno scolastico: nel documento si legge che deve essere completato almeno il 75% dei giorni dell’intero anno scolastico, di conseguenza il tetto alle assenze è fissato nella soglia del 25%. Chi supera questa soglia rischia la bocciatura o la non ammissione agli esami di maturità se frequentante l’ultimo anno di studi.

La stessa normativa presenta tuttavia delle condizioni che autorizzano una concessione alla deroga: è il caso di malattie estremamente gravi e certificate, o a qualsiasi assenza per motivi ritenuti legittimi dalla dirigenza scolastica. Il congedo mestruale si inserisce nel mezzo, sfruttando l’interpretazione della legge senza tuttavia cadere in una forma di reato.

Le rappresentanti della componente studentesca nel consiglio di istituto del liceo hanno portato all’attenzione del preside l’esistenza del problema, raccogliendo 16 testimonianze di studentesse regolarmente frequentanti. Da qui la richiesta di applicare la richiesta del congedo mestruale sulla base della disciplina vigente in Spagna, che agevola le ragazze afflitte da questa condizione.

Come ha spiegato il preside Dradi, “comunichiamo alle studentesse e agli studenti che la scuola riconosce i loro problemi e i loro bisogni attraverso un processo democratico che prende forma all’interno degli organi decisionali della scuola“. Nello specifico, le studentesse con dismenorrea certificata potranno presentare un solo certificato medico all’anno, per vedersi riconoscere il diritto a usufruire di due giorni di assenza per ogni mese, senza che questi incidano sul monte ore massimo di quelle consentite ai fini della validità dell’anno scolastico.

Non sono mancati commenti ironici da parte del web.

Chi è Gianluca Dradi, il preside controcorrente

Nella cronaca scolastica ravennate, la figura di Gianluca Dradi è piuttosto nota proprio il suo essere in controtendenza con molti colleghi.

Solo qualche settimana era stata approvata un’altra norma rivoluzionaria, ossia il riconoscimento delle “carriere alias” che consentono agli studenti gender-fluid di essere chiamati con il nome da cui più si sentono rappresentati. Per il momento hanno aderito al programma cinque studenti del “Nervi-Severini”. Nei suoi confronti pende una diffida da parte di un’associazione del territorio, a cui Dradi risponde che il regolamento vale solo all’interno della scuola e non per gli atti ufficiali (come ad esempio la pagella), con l’obiettivo di creare intorno allo studente un clima di integrazione e rispetto.

Sempre Dradi fu protagonista di un altro gesto nel 2019, quando uno studente del liceo scientifico “Oriani” di Ravenna (dove all’epoca era preside) lo definì “gay” con una scritta sul muro esterno della scuola. In quel caso lui bollò il gesto “scaricando” la lezione morale sull’autore materiale del gesto dicendosi “sorpreso che uno studente del mio liceo abbia pensato a quel termine come un’offesa”. La scritta rimase visibile sul muro per sua volontà, prima di essere rimossa dopo il suo “addio”.