Assemblea juve Moggi. L’ex direttore sportivo, Luciano Moggi oggi si è presentato in veste di azionista davanti a tutti i componenti dell’assemblea dei soci e a tutti gli altri azionisti per ringraziare sentitamente Andrea Agnelli per il suo operato: “La Juventus ha vinto 9 scudetti sul campo” e accumuna la sua vicenda alle inchieste di oggi.
E’ accaduto stamattina a Torino, gli applausi tutti per lui, per Big Luciano. Ospite all’Allianz Stadium in qualità di azionista ha entusiasmato le persone presenti all’assemblea dei soci della Juventus.
Gli sono bastati pochi minuti per dire la sua in coda a una serie di interventi che hanno preceduto il voto per l’approvazione del bilancio chiuso con una perdita di esercizio di oltre 238 milioni di euro.
Assemblea Juve Moggi: l’ex direttore generale “sono venuto per capire…”
L’ex Direttore Generale della Vecchia Signora si è presentato con queste parole davanti alla platea formata da azioni e componenti del nuovo CDA bianconero:
“Devo dire che in tanti si domandano perché ho chiesto di venire e di parlare. Ci ho pensato su, prima vi vedevo tutti tifosi dalla tribuna mentre adesso sono con voi”.
“Sono venuto per capire perché non tengo molto conto di quello che leggo e sul bilancio della Juventus a leggere i giornali sono catastrofici. Invece qui sento delle cose che non mi sembrano quelle rappresentate dalla stampa”.
Assemblea Juve Moggi: l’intervento per ringraziare Andrea Agnelli
Durante il suo intervento. Luciano Moggi non ha esitato nemmeno un attimo nel voler ringraziare Andrea Agnelli. Lo ha fatto in ragione dei 9 scudetti di fila conquistati sotto la sua presidenza e per tutto il lavoro svolto dal 2010 ad oggi.
Alludendo a una inaccettabile intenzione da parte della precedente gestione della Società Juventus di non volersi difendere dagli attacchi che arrivavano da qualsiasi fronte ha tenuto a sottolineare come la Juventus sia diventata il giocattolo di tutti:
“Poi sono venuto per ringraziare Agnelli: nove scudetti non si vincono con facilità, sono cose che difficilmente si riescono a capire ma che chi è dentro sa. Ringrazio Andrea Agnelli per quanto fatto in una società che non si è mai difesa, facendosi cadere addosso tutto. È diventato un giocattolo nelle mani dei tanti, specialmente dei media”.
Assemblea Juve Moggi: “se riaprono il caso plusvalenze… riapriamo il processo del 2006”
L’intervento è diventato anche una questione personale. Parla di come lui non si arrende di fronte a niente e di come sia abituato a combattere.
“Vi ringrazio, ho ammirato, conoscevo la famiglia, è difficile da spiegare. Tutto questo discorso fatto contro la Juve è qualcosa che dipendeva. Visto e considerato che nella sostanza io sono abituato a vivere e non a esistere, combatto con Calciopoli perché siamo stati indicati colpevoli di cose che hanno fatto altri”.
Sventola poi un cofanetto e dice: “Qui c’è un cofanetto con una chiavetta con tutta Calciopoli. Si rivolge a Ferrero: – “Presidente, sentirai Carraro che dice che Fiorentina e Lazio non possono retrocedere, che non bisogna aiutare la Juventus“.
Dopo qualche minuto di attesa riprende la parola ancora lui riversando il discorso su calciopoli con immutata verve: “Se è vero che è stato riaperto il caso plusvalenze perché pensano di aver trovato cose nuove, è altrettanto vero che dovrebbe essere riaperta calciopoli perché è una ferita che non si rimargina né per noi né per la Juve. Sono sei anni che lavoriamo a questo cofanetto”.
Assemblea Juve Moggi: le dichiarazioni su Oriali, Lazio e Roma
Non si fa mancare nulla, Luciano Moggi oggi un signore di 85 anni è ancora combattivo e all’insegna della sua audacia, con un intervento volto a colpire tutti coloro che accusano la società bianconera di rubare le vittorie e al contempo a ricordare la vittoria dello scudetto della Roma, ha ripercorso il caso Nakata.
Allora, pochi giorni prima del decisivo scontro diretto di Torino tra la Roma e i bianconeri, il regolamento di limitazione sui calciatori extracomunitari venne cambiato e la squadra di Capello potè schierare il giapponese Nakata, poi protagonista della sfida, pareggiata 2-2.
Dunque, ritornando sui fatti e gli antefatti dei primi anni 2000 e spaziando sui vari temi ha poi toccato la questione passaporto che ha visto protagonista Recoba il giocatore uruguagio dell’Inter con la conseguente squalifica nel 2001 del dirigente di allora Oriali che oggi ricopre il ruolo di Team Manager della nazionale italiana,
Ha ripercorso anche la domenica del 14 maggio del 2000 quando la Juve venne superata in extremis dalla Lazio a causa della sconfitta contro la squadra umbra sotto un diluvio che rese impraticabile il campo, infatti ha lamentato il fatto che quella gara venne interrotta per oltre un ora per poi essere ripresa su un campo appunto allagato.
“La Juve vince perché ruba … Questo è assurdo, la Juve ha vinto sempre sul campo. E non ha mai rubato niente a nessuno, forse ci hanno rubato qualcosa, sul diluvio del Curi a Perugia …
…. L’anno dopo con la Roma che vinceva il campionato quando il presidente del Coni cambiò le regole in corso facendo giocare Nakata a Torino che decise la partita facendo un gol…
… Per il passaporto l’Italia è questa, si canta Fratelli d’Italia e guardate chi fa il team manager dell’Italia: quello che ha contraffatto il passaporto di Recoba“.