Come ed entro quando cambiare i regali di Natale. Natale fa rima con regali e come tutti gli anni, anche durante questa prima tranche di festività appena chiuse protagonisti sono stati i presenti scambiati tra amici e parenti. Secondo le stime la spesa media pro-capite si aggira sui 170 euro a persona nonostante i rincari e il conseguente calo di vendite per la crisi economica. Regalo però non è sempre sinonimo di piacere e cortesia. Spesso succede di sorridere anche forzatamente – per i più educati – per non far dispiacere l’autore del regalo al momento dell’apertura del pacco, ma gli utenti, i giorni successivi al Natale affollano i negozi quasi al pari dei giorni precedenti per cambiare articoli o taglie dei pensieri ricevuti. Ecco, quindi, un prontuario utile per chi fa e riceve i regali e per sapere come ed entro quando si possono cambiare.

Come ed entro quando cambiare i regali di Natale, alcune regole utili

Come e quando cambiare i regali di Natale, le regole. Prima di tutto ormai è d’obbligo inserire nella confezione del regalo l’ormai diffusissimo scontrino di cortesia. Mentre fino a qualche tempo fa, nella maggior parte dei casi, doveva essere l’acquirente a cambiare il regalo, ora con l’avvento dello scontrino di cortesia (che non riporta il prezzo dell’oggetto acquistato), la procedura è cambiata con molti vantaggi, primo su tutti che il destinatario del regalo potrà scegliere direttamente l’oggetto in sostituzione.

Ci sono dei tempi da rispettare per effettuare i cambi. Non va dimenticato che ci sono dei limiti di tempo da rispettare in base al giorno dell’acquisto, e alla tipologia di prodotto, delle regole commerciali stabilite da ogni esercizio. Vi sono comunque delle linee generali sempre valide, garantite dal Codice di consumo. Generalmente i punti vendita stabiliscono una data comune a tutti. Per il Natale 2022 appena passato, la data di scadenza per i cambi fissata dalla maggior parte dei negozi è il 31 gennaio o generalmente un mese dal giorno dell’acquisto.

Esiste anche la possibilità di recesso, soprattutto per gli acquisti online che rappresentano sempre di più una gran parte di fetta dello shopping. Per questa ragione esiste il cosiddetto diritto di recesso: il diritto del consumatore di restituire il prodotto in caso di ripensamento, in modo tale da ottenere il rimborso o la sostituzione. Esercitabile entro 14 giorni, non necessita di particolari motivazioni per essere richiesto: per questo non si applica a tutti gli acquisti, ma soltanto a quelli a distanza, che vengono effettuati attraverso gli e-commerce, per telefono, per posta oppure fuori dal locale commerciale del negoziante, per esempio sulle bancarelle. Il diritto di recesso nasce per tutelare in primis gli stessi commercianti, visto che il cliente non può avere ripensamenti se sceglie il prodotto personalmente, ma può accadere se lo sceglie a distanza. In queste circostanze la procedura è estremamente semplificata: basta comunicare attraverso una raccomandata e spedire per posta l’oggetto da restituire

Il diritto di recesso non sempre è applicabile per gli acquisti fatti ‘in presenza’. Per non incorrere in spiacevoli inconvenienti è sempre bene chiedere prima dell’acquisto: spesso, infatti, i commercianti scelgono di permettere il diritto di recesso anche nel caso di acquisti nei negozi fisici, come segno di cortesia verso i clienti.

Quando non è possibile cambiare i regali

Esistono poi dei casi per cui non è possibile effettuare la sostituzione. Ci sono articoli che però non sono restituibili, né dopo 14 giorni né dopo 7, limite usato da molti esercizi commerciali. Fra questi gli articoli sanitari, la biancheria intima, i prodotti per l’igiene o gli articoli in saldo (in cui non rientrano quelli acquistati con il black Friday), o i cosmetici scartati.

Difetti di fabbrica, le regole per la sostituzione

Sostituzione in caso di malfunzionamento o difetti di fabbrica. Il cambio prodotto viene sempre assicurato quando presenta difetti. La garanzia prevede la responsabilità del venditore, che deve sostituire, riparare o rimborsare il prodotto danneggiato. La garanzia, con validità di 2 anni, può essere esercitata dal consumatore entro 24 mesi dall’acquisto, anche se più passa il tempo più è difficile provare i danni. Secondo il Codice di consumo il cliente deve esercitare il suo diritto direttamente verso il venditore che solitamente solo entro una settimana dall’acquisto riprende e sostituisce il prodotto malfunzionante altrimenti invita l’acquirente a rivolgersi alla casa produttrice. Fondamentale in questi casi conservare la confezione originale per tutta la durata della garanzia prevista.