Boxe e Olimpiadi sempre più distanti: CIO (Comitato Internazionale Olimpico) e IBA (International Boxing Association) sono in una fase di scontro totale e la distanza sembra incolmabile.

La CIO ha manifestato nuovamente la sua disapprovazione verso l’IBA per il rinnovo a Gazprom come main partner, visto il delicato momento storico in Russia. Se già c’erano dubbi per la partecipazione alle Olimpiadi 2024 e 2028, ora l’esclusione della disciplina sembra quasi essere scontata.

Boxe e Olimpiadi: la posizione dell’IBA

Ma l’IBA non ci sta e replica con fermezza agli attacchi del CIO. Pochi spiragli di apertura con la nobile arte che è sempre più lontana almeno da Parigi 2024.

È doveroso affrontare l’ultimo attacco agli atleti dell’IBA e all’IBA stessa da parte del CIO. La nostra associazione è accusata per il continuo impegno della nuova leadership nel voler diventare un’organizzazione solida e indipendente. Le Olimpiadi sono un patrimonio sportivo globale, appartengono agli atleti di tutti gli sport e non possono diventare uno strumento di estorsione delle Federazioni Sportive Internazionali per ragioni puramente politiche, come sta accadendo ora. L’IBA continuerà a lottare affinché i suoi atleti abbiano tutte le opportunità e pari diritti di partecipare ai Giochi Olimpici, liberi da discriminazione. Siamo stati criticati per aver rinnovato una partnership commerciale che era stata stipulata per la prima volta nel 2021. È la prima di numerose iniziative che rappresentano l’inizio di riforme della governance per riparare il danno di immagine causato dall’ex presidente dell’AIBA, membro del CIO e membro del comitato esecutivo, Ching-Kuo Wu. È evidente che la persecuzione verso i pugili IBA continuerà fin quando non sarà raggiunto il controllo definitivo sulla boxe e sulla sua leadership. Nonostante la minaccia che la boxe possa essere rimossa dal programma di Parigi 2024, l’IBA continuerà a tenere contatti con l’alta dirigenza del CIO affinché non si arrivi all’esclusione e a rimanere impegnata in vista di LA 2028