Brindisi donna morta dopo il parto gemellare: il marito ringrazia i medici. Giacomo, infatti, ha scritto una lettera commovente per il reparto dell’ospedale Perrino, nel quale la donna ha partorito. Una tragica storia avvenuta il 22 dicembre. Il padre dei piccoli ringrazia medici ed infermieri per aver fatto il possibile per la madre dei suoi figli.

Li paragona ad angeli e li ringrazia per tutto l’impegno messo e per quelle lacrime tante umane nel loro volto, nel momento in cui si sono resi conto che non ci sarebbe stato nulla da fare per Viviana.

Brindisi donna morta dopo il parto gemellare: le condizioni di salute

La donna si trovava in condizioni critiche dallo stesso momento in cui è arrivata in ospedale, il 17 dicembre: il quadro comprendeva eclampsia, distacco di placenta e rottura delle membrane.

La madre dei bimbi aveva avuto un parto prematuro di due gemelli, un bambino ed una bambina, e pochi giorni dopo era morta, nonostante l’impegno fondamentale messo da tutti i medici e gli infermieri nel caso.

Si tratta di una quarantunenne di Pezze di Greco, in frazione di Fasano (Brindisi), e aveva, oltre ai due gemellini partoriti e ora in terapia intensiva, anche una bambina di sei anni, che sfortunatamente non potrà riabbracciare sua madre per le festività natalizie. Un momento assai triste e delicato, in cui l’uomo ringrazia per tutto l’impegno dei medici.

Brindisi, donna morta dopo il parto: la risposta dei medici

A dare notizia della lettera giunta è la pagina facebook dell’ASL Brindisi, che rinnova la sua vicinanza al povero Giacomo, il padre dei figli di Viviana. Di seguito, riportiamo le parole esatte del post:

Giacomo, il marito della donna deceduta tragicamente al Perrino nei giorni scorsi per complicazioni avute al settimo mese di gravidanza, nella giornata di ieri 23 dicembre ha consegnato una lettera alla Rianimazione rivolta a tutti i medici e gli operatori sanitari che si sono mobilitati per salvare sua moglie. “Angeli custodi in carne ossa” che ringrazia per “l’impegno, la professionalità e l’umanità”. Un’altra lettera è arrivata nella Terapia intensiva neonatale dove erano ricoverati i due gemelli. Siamo commossi per le sue parole e per il gesto che ridà fiducia ai cittadini e sostiene l’operato dei nostri professionisti in un momento così critico per la sanità pubblica. Siamo vicini all’immenso dolore della famiglia e lo ringraziamo con tutto il cuore.”

Allegata al post, è una foto in cui è possibile leggere la lettera di Giacomo, scritta su un foglio bianco e ricolma di affetto e amore per la povera Viviana.

La lettera del padre ai medici: parla Giacomo

Riportiamo qui le parole commoventi di Giacomo, capaci più che mai di toccare in questi giorni di Natale:

“Viviana era una donna, una moglie, una mamma fuori dal comune. Mi spiace che non abbiate avuto la possibilità di conoscerla. Amava la vita ma soprattutto amava la famiglia tanto da sacrificare la sua vita per darla a due fantastiche creature: Edoardo Maria ed Emilia Maria. In realtà tutte queste sue caratteristiche non moriranno mai. È vero, il normale schema della vita non dovrebbe essere questo. Non è giusto che due splendidi gemelli non avranno mai la possibilità di conoscere la loro mamma né che una bimba di sei anni (Emma Maria) non possa più abbracciare la sua stella.

Ma dietro tutto questo dolore, dietro tutta questa ingiustizia c’è comunque un aspetto positivo. Aver conosciuto tutti voi, di cui non ricordo i nomi, ma che per cinque lunghi e speranzosi giorni siete stati gli angeli custodi di mia moglie, della mamma dei miei figli. Aver visto le lacrime nei vostri occhi mi ha fatto capire tutta la vostra umanità e quanto abbiate sudato, studiato per cercare di dare una speranza a Viviana. Ma purtroppo così come mi avete insegnato, in medicina due più due non fa mai quattro.

Sento comunque il dovere di ringraziarvi da parte mia, di mia figlia (che spero possa fare il vostro lavoro) e di tutta la mia famiglia per l’impegno, la professionalità e l’umanità che vi rendono dei veri e propri angeli custodi in carne e ossa.

Con affetto,
Giacomo.”

Il Papa telefona al marito della donna morta dando alla luce gemelli

Il giorno di Natale Papa Francesco ha telefonato al marito di Viviana Delego, la 41enne morta dopo aver partorito due gemelli all’ospedale Perrino di Brindisi a causa di gravissime complicazioni. A raccontare della telefonata attraverso un post su facebook è il parroco di Pezze di Greco, don Donato Liuzzi, lo stesso che ha informato il Santo Padre. Don Donato Liuzzi scrive:

“Mi è difficile rompere il silenzio, ma lo faccio per dare eco alla intima gioia gustata in questo giorno del Natale del Signore insieme con il nostro carissimo Giacomo Cofano, provato dalla morte della moglie nell’atto di dare la vita a due gemellini”