Little Tony causa morte. Nato a Tivoli il 9 febbraio 1941 e deceduto a Roma il 27 maggio 2013, Little Tony, pseudonimo di Antonio Ciacci, è stato un cantante e attore.
Little Tony causa morte
Little Tony morì a 72 anni la sera del 27 maggio 2013 presso la clinica Villa Margherita di Roma dove si trovava ricoverato dal 16 marzo a causa di un tumore. Aveva fatto la sua ultima apparizione televisiva il 9 marzo nel programma I migliori anni di Carlo Conti, cantando Riderà e Cuore matto.
La cerimonia funebre si è svolta il 30 maggio presso il Santuario della Madonna del Divino Amore, dopo la quale le sue spoglie sono state portate nel cimitero di Tivoli. Dopo la sua morte gli è stato dedicato un memorial presentato da Fanny Cadeo e Fernando Monteleone, durante il quale sono state premiate le associazioni con cui Tony collaborava.
Moglie e figli
La prima moglie di Little Tony si chiamava Giuliana Brugnoli, che di lavoro faceva l’assistente di volo. I due si sposarono nel 1973 ed ebbero una figlia: Cristina Ciacci. Giuliana è morta nel 1993 a causa di un tumore. Qualche anno dopo, nel 1999 il cantante si è sposato con Luciana Manfra: la loro relazione fece molto scalpore poiché la Manfra è coetanea di sua figlia Cristiana.
Biografia
Soprannominato l’Elvis italiano, negli anni Sessanta e Settanta è stato un protagonista della musica leggera italiana.
Antonio Ciacci si appassionò alla musica fin dentro le mura domestiche, grazie al nonno, al padre e ai fratelli, tutti musicisti. Nell’unirsi a loro adottò il nome d’arte Little Tony, in omaggio a un mito del rock di allora, al secolo Little Richard.
Con la band Little Tony and his brothers girò ristoranti e balere, fin quando l’impresario Jack Good lo mandò a farsi le ossa in Inghilterra, dove incise diversi brani e affinò le conoscenze musicali. Dopo l’esordio a Sanremo 1961 con “Ventiquattromila baci”, accanto a Celentano, s’impose sulla scena con brani d’immediata presa sul pubblico: da “Riderà” (che superò il milione di copie vendute) a Cuore matto, da “Bada bambina” a “La spada nel cuore”.
Colpito da infarto nel 2006, ritornò in pista due anni dopo partecipando nuovamente a Sanremo. Vicino ai problemi dell’infanzia, sostenne la campagna Giù le mani dai bambini, contro l’eccessiva somministrazione di psicofarmaci ai minori.