Il 2022 di Jannik Sinner ha diviso tifosi e addetti ai lavori, tra chi dice che avrebbe dovuto fare di più e chi, visti anche i problemi fisici dell’altoatesino, ritiene che i risultati raggiunti sono stati importanti (basti pensare che a soli 21 anni ha raggiunto i quarti di finale in tutti e 4 i Grandi Slam).

Sinner ha deciso di spegnere tutte le polemiche in un’intervista al Corriere del Veneto, dove ha parlato di passato e futuro.

La stagione è stata complicata, non lo nascondo. Eppure, nonostante tutto, ci sono tanti aspetti positivi che mi porto nel 2023. Il punto è che vari problemini fisici mi hanno fermato sul più bello nelle competizioni importanti: agli ottavi di Parigi, ma anche durante i quarti di finale a Miami e a Roma. La gente ricorda questo e anch’io ci penso. Poi faccio un’analisi più complessiva e, come dicevo, la stagione (pur difficile e complicata) ha tanto di positivo

Sinner sulle polemiche: “Paradossalmente il mio anno migliore”

Sinner spiazza tutti quando dice che probabilmente questa è stata una delle stagioni più belle, o almeno utile.

Paradossalmente potrebbe essere stato il mio anno migliore, perché ho continuato a lavorare duramente e ho giocato tante partite di alto livello, molte le ho vinte. Ho raggiunto i quarti in tre Slam e in tre Masters 1000, ho vinto il titolo a Umago battendo Alcaraz, che è stato il miglior giocatore dell’anno. Mi sono misurato sempre contro i più forti e questo è un bagaglio di esperienza fondamentale, che mi ha arricchito rispetto agli altri anni. Sui cinque set sono molto competitivo, lì conta tantissimo il fattore mentale e fisico. In questo senso credo di aver raggiunto un grado di esperienza importante e che mi dà grande fiducia