WarriorsGrizzlies non è una partita come le altre e, dopo la serie di playoff 2021 vinta da Golden State, ecco che uno dei match più sentiti si è giocato a Natale come richiesto dalle franchigie.

Vincono i campioni in carica 123109, che si lasciano così alle spalle le brutte trasferte ad est che si sono concluse 1-5.
Con Andrew Wiggins e Stephen Curry ancora ai box la gara si conclude con un record natalizio degli ultimi 25 anni, 7 falli tecnici, e l’espulsione di Jordan Poole a inizio quarto periodo.

Warriors-Grizzlies: provocazioni, trash talking e alta tensione

Klay Thompson, 24 punti, 9 rimbalzi, 4 assist, non è uno che dimentica facilmente: Ja Morant aveva provocato i Warriors “non vedo minacce per noi a Ovest, soltanto ad Est coi Celtics” così come Dillon Brooks “Siamo capaci di creare una dinastia e continueremo a farlo“.

Thompson a fine partita si è tolto qualche sassolino dalla scarpa dopo tutte le provocazioni pre-partita.

Non puoi parlare di dinastia se non hai mai vinto. Non credo che la gente si renda conto di quanto sia difficile vincere, dell’impegno e del sacrificio che richiede. L’ho trovato prematuro come discorso. Solo dicendo quella parola… Ma tirano fuori il meglio di noi e penso che noi facciamo lo stesso. E anche se non ti piacciono come avversari, devi rispettarli, perché sono una minaccia.

Thompson ha poi parlato del fallo tecnico ricevuto nel finale dopo aver provocato Dillon Brooks a terra.

Era trash talking vecchio stile. Non credo che meritasse un tecnico, ma ho dimenticato la regola della provocazione. È sempre divertente parlare male. Lo facciamo dai tempi del college. Qui è dove o giochi al meglio o finisci a dover fare giochini di questo tipo. Di solito per me è il primo caso.