Nella giornata odierna, Matteo Salvini – a margine di una visita alla fondazione Eris Onlus, in provincia di Monza e Brianza – è tornato a parlare del Comitato Nord e dei prossimi programmi della Lega, in vista – soprattutto – delle Regionali in Lombardia a febbraio 2023. Il Comitato del Nord in consiglio regionale è passato alla costituzione di un gruppo autonomo e negli ultimi giorni sta chiedendo di presentarsi da solo alle elezioni lombarde, comunque in sostegno di Attilio Fontana. Salvini, parlando della situazione all’interno del suo partito, ci ha tenuto a precisare che nella Lega “ci saranno nuovi ingressi, non nuove uscite”. Sul Comitato Nord rilanciato da Bossi, il leader del Carroccio ha voluto chiarire che “l’autonomia la porta a casa la Lega, non altri”.
Salvini tra Comitato Nord e punto della situazione sul governo Meloni
Quindi, l’attuale ministro delle Infrastrutture sotto il governo Meloni, ha fatto il punto rispetto ai primi mesi di lavoro con un ruolo certamente nuovo per lui. Salvini ha quindi fatto un recap dei prossimi impegni che il suo ministero dovrà affrontare di petto:
Io sono molto felice. Sono parecchio stanco ma siamo qua da due mesi. Al mio ministero stiamo sbloccando tantissime iniziative. Io sarò domani in provincia di Bergamo per alcune nuove infrastrutture, dopodomani ci sarà una riunione a Chigi per sbloccare più di 4 miliardi di opere pubbliche e strade di Anas in tutta Italia. Stiamo lavorando su autostrade, su ferrovie, su porti, su ponti. Poi penso che l’intero governo sia apprezzato dai cittadini italiani per come si sta muovendo con praticità in un momento difficile.
In chiusura c’è stato tempo anche per una dichiarazione rispetto al testo della manovra 2023 che nelle prossime ore dovrebbe passare al Senato per l’approvazione finale prima di Capodanno. Tutto questo con l’obiettivo di evitare l’esercizio provvisorio:
È difficile. C’è la guerra, c’è ancora il Covid, c’è la crisi energetica. Mettere 20 miliardi nelle tasche di famiglie che hanno più bisogno di altri è importante. Poi è vero che non c’è tutto per tutti. Però lo stop alla legge Fornero c’è, l’innalzamento della flat tax c’è, l’intervento sugli stipendi bassi e le pensioni basse c’è. È un buon inizio.