Natale tragico in Val Senales in provincia di Bolzano dove uno scialpinista è morto, travolto da una valanga.

L’allarme è scattato ieri sera introno alle 19 quando l’uomo, un 63enne originario del piccolo comune di Meltina, non ha fatto ritorno a casa e i parenti preoccupati hanno dato subito l’allarme. Sul posto dell’incidente, sulla Cima Stotz in val Lagaun in Alto Adige, a quasi 2900 metri di quota, si sono recati l’elisoccorso Aiut Alpin Dolomites, il soccorso alpino e i carabinieri.

Al buio i soccorritori hanno effettuato tutte le ricerche del caso e solo di notte la salma è stata localizzata sotto la neve e infine recuperata. 

La richiesta d’aiuto era partita dai famigliari che, non vedendo il 63enne rincasare, hanno contattato i soccorsi. Verso le 22 l’auto dell’uomo è stata localizzata a Maso Corto, i parenti infatti non sapevano con esattezza in quale luogo lo scialpinista fosse andato a fare l’escursione.

Dal tracciamento del suo cellulare, si è poi scoperto che si trovava nell’area della Val Senales. Grazie ad una ricognizione con l’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites, è stata individuata la traccia di uno sciatore e seguendola hanno scoperto il punto nel quale la slavina si è staccata. Raggiunto il posto, i soccorritori hanno potuto solo constatare il decesso del 63enne e recuperarne, poco dopo la mezzanotte, il corpo.

La valanga si è staccata a circa 2.887 metri di quota e sul posto sono intervenuti i tecnici del soccorso alpino e l’equipe medica d’emergenza per cercare d salvare la vita all’uomo, ciononostante, quando il corpo è stato individuato era ormai privo di vita.

Oltre al soccorso alpino sono intervenuti i Vigili del fuoco volontari, i Carabinieri e l’elicottero dell’Aiut Alpin.

In Alto Adige, secondo il bollettino della Provincia, il rischio valanghe è di grado 2 moderato. Basta però un debole sovraccarico, per provocare un distacco di neve soprattutto sui pendii ripidi esposti a ovest, nord ed est al di sopra dei 2200 m circa, come pure sui pendii soleggiati molto ripidi in quota. È quindi sconsigliato il fuoripista.

Proprio nelle stesse ore del pomeriggio di ieri un’altra valanga si è abbattuta in montagna, sulle pendici del Trittkopf, nel comprensorio sciistico di Lech-Zuers am Arlberg nel Vorarlberg in Austria.

Val Senales scialpinista morto: coppia di escursionisti in difficoltà

Brutta avventura, ma finita bene, per una coppia di giovani turisti tedeschi sui monti sopra Cortina. Nel pomeriggio di ieri 25 Dicembre 2022, la Centrale del 118 è stata attivata dal gestore del Rifugio Lagazuoi, contattato da i due escursionisti, che si sono trovati in difficoltà durante la salita del Sentiero dei Kaiserjäger.

Il ragazzo e la ragazza, giunti all’altezza dei traversi sotto la cima non sono stati più in grado di proseguire, illesi, ma bagnati e infreddoliti dalla neve. Sbarcato alla piazzola del Rifugio Averau il personale medico, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha individuato gli escursionisti e li ha recuperati utilizzando un verricello di 10 metri, per poi lasciarli al Rifugio Averau dove hanno ricevuto un’ultima assistenza prima del pernottamento all’interno della struttura.

Durante la Grande Guerra, il sentiero dei Kaiserjäger rappresentava la via di comunicazione tra il fondovalle e le postazioni austriache in quota. Percorrendo un sistema di cenge, si raggiunge il famoso ponte sospeso, lungo circa 10 metri e alto 25 metri. Attraversato questo ponte, si raggiunge una ripida cengia esposta ma ben assicurata.

Si prosegue attraversando postazioni ben conservate, poi il sentiero degrada sulla Cengia Martini. Da qui si vedono molto bene il cratere della mina austriaca e, sullo sfondo, l’Anticima con gli accessi alla Galleria italiana. Un ripido sentiero conduce prima alla cresta, poi alla cima del Piccolo Lagazuoi e infine al Rifugio Lagazuoi.