Tempesta polare Usa, continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime per la bufera che sta investendo il Paese: secondo le ultime stime, si tratterebbe di almeno 32 persone in nove Stati, di cui quattro in Colorado e almeno 12 nello Stato di New York. La situazione è particolarmente critica a Buffalo, dove una tempesta di neve impedisce ai servizi di emergenza di raggiungere le aree a più alto impatto.
Tempesta polare Usa: gli aggiornamenti sull’emergenza freddo
La tempesta di freddo e neve che si è abbattuta sugli Stati Uniti negli ultimi giorni ha portato nevicate e temperature bassissime in buona parte del nord-est degli Stati Uniti, ma anche in alcuni Stati del sud, tra cui la Florida, e più a nord, in Canada. In alcune aree si sono registrate temperature intorno ai -40°C e più di un milione e mezzo di persone è rimasta senza elettricità dall’inizio dell’emergenza. La zona più interessata dalle conseguenze della tempesta polare è quella di Buffalo, che si trova sulla sponda orientale del lago Erie, nel nord-ovest dello stato di New York, nella regione dei Grandi Laghi, dove i cumuli di neve sono alti ormai più di due metri e, in alcuni casi, intrappolano le persone in casa o in auto, impedendo anche l’arrivo dei servizi di emergenza nelle aeree ad alto impatto.
Fonti locali parlano, al momento, di almeno 32 vittime totali. Nella contea di Erie, di cui Buffalo è capoluogo, sarebbero almeno 12, tutte trovate nelle loro automobili o intrappolate nella neve. Il ghiaccio e il freddo in quest’area hanno inoltre reso impraticabili le strade, creato problemi alle infrastrutture energetiche e causato la cancellazione di centinaia di voli. Dieci persone sarebbero invece morte in Ohio; sei tra Missouri, Kansas e Kentucky, per incidenti stradali dovuti alla presenza di ghiaccio e sei in Vermont, Wisconsin e Colorado. Altre quattro persone sarebbero morte invece a bordo di un autobus andato fuori strada a Merritt, nella provincia occidentale di British Columbia, nel Canada occidentale. Tra venerdì e sabato il grande freddo aveva inoltre lasciato senza elettricità circa 1,7 milioni di persone: sebbene la situazione sia ora rientrata, si stima che siano almeno 200mila quelle rimaste ancora senza.
Secondo i metereologi, la situazione dovrebbe migliorare già nei prossimi giorni ma, per ora, ai cittadini viene raccomandato di restare in casa e sconsigliato di mettersi in viaggio, se non in casi di necessità e urgenza, cercando di risparmiare energia: dall’inizio dell’emergenza, la domanda è infatti esplosa e il rischio è di non riuscire a soddisfarla. A migliaia, quindi, sono sia gli americani che i turisti che hanno dovuto stravolgere i propri piani per le vacanze. Intanto, il National Weather Service, il servizio meteorologico nazionale, ha fatto sapere che nel nord-est del paese e nel Midwest continueranno a esserci temperature molto basse, con ghiacciate e conseguenti disagi per gli spostamenti. Nelle prossime ore potrebbero inoltre continuare le nevicate, anche se più deboli. Sembra, quindi, che per “intensità, longevità e ferocia dei venti” la tempesta abbia già superato quella, violentissima, del 1977, facendo parlare di un fenomeno che “passerà alla storia”, come ha fatto sapere Kathy Hochul, governatrice dello Stato di New York, originaria proprio di Buffalo.
In Italia temperature sopra la media stagionale
Mentre gli Stati Uniti sono alle prese con una grave emergenza freddo, l’Italia vive invece delle vacanze natalizie fuori dal comune, con temperature oltre la media stagionale anche di 5-6 gradi a causa dell’anticiclone subtropicale che sta investendo il Paese, che ha portato picchi anche oltre i 20°C al Sud, mentre al Nord resistono temperature leggermente più basse per la presenza di nubi a bassa quota e nebbie.