Puntuali, in chiusura d’anno, arrivano dall’Agenzia delle Entrate i modelli, in versione di bozza, da utilizzare per la dichiarazione dei redditi 2023 e le relative istruzioni per orientarsi tra righi e sezioni. Nel dettaglio, sono online le bozze dei modelli 730; 770; Redditi persone fisiche (fascicoli 1, 2 e 3);4) Redditi società di capitali; Redditi società di persone; Redditi enti non commerciali; Consolidato nazionale e mondiale; Irap. Da segnalare nei modelli 730 e Redditi persone fisiche la riconferma di superbonus, sismabonus ed ecobonus per gli interventi sugli immobili, mentre nei modelli Imprese, enti e società debuttano i crediti d’imposta per sostenere imprese e operatori economici nell’acquisto di gas e prodotti energetici. Gli strumenti necessari per mettersi in regola con gli adempimenti dichiarativi saranno, poi, confermati nelle prossime settimane. Di volta in volta, infatti, non cambiano radicalmente le informazioni da inserire, ma i modelli, dal 730 al 770 passando per la Certificazione Unica, devono essere aggiornati per adeguarsi ai tempi: ogni novità fiscale e contributiva guadagna il suo spazio. I modelli della dichiarazione dei redditi 2023, quindi, sono lo specchio di detrazioni, bonus, crediti d’imposta che hanno trovato applicazione nel 2022: in evidenza, quindi, agevolazioni e non solo che hanno debuttato nell’anno che sta per concludersi, dalla nuova IRPEF ai bonus energia per le imprese. Vediamo le novità nel dettaglio
Dichiarazione redditi 2023, i modelli online sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Modifiche e istruzioni
Nelle dichiarazioni dei redditi per l’anno d’imposta 2022 trovano spazio diverse novità, tra cui la rimodulazione degli scaglioni di reddito e la ridefinizione delle detrazioni per i redditi di lavoro dipendente, pensione e per i redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente.
Con l’introduzione, da marzo 2022, dell’Assegno unico universale per i figli a carico di età non superiore a 20 anni cambia anche la disciplina delle detrazioni per carichi di famiglia e di conseguenza anche il prospetto della dichiarazione dei “Familiari a carico”. Al debutto il bonus riconosciuto per le spese relative all’installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili e quello per le spese sostenute per fruire di attività fisica adattata, ossia di programmi di esercizi fisici destinati alle persone che hanno patologie croniche o disabilità fisiche e che li eseguono in gruppo sotto la supervisione di un professionista, per migliorare il livello di attività fisica, il benessere e la qualità della vita e favorire la socializzazione. Nel nuovo modello è inserito anche il credito d’imposta per le erogazioni liberali alle fondazioni Its Academy. Il bonus spetta nella misura del 30 percento delle somme erogate ed è elevato al 60 percento se le erogazioni sono dirette alle fondazioni Its Academy che operano in territori con tasso di disoccupazione superiore alla media nazionale. Rimangono poi confermate le agevolazioni superbonus, sismabonus ed ecobonus per gli interventi sugli immobili. Infine il credito d’imposta “Social bonus” per le erogazioni liberali in denaro effettuate in favore degli enti del Terzo settore che hanno presentato al ministero del Lavoro e delle politiche sociali un progetto per sostenere il recupero degli immobili pubblici inutilizzati e dei beni mobili e immobili confiscati alla criminalità organizzata, e l’abrogazione della disciplina sulle “società in perdita sistematica”. Inoltre, tra i nuovi crediti gestiti nel quadro RU particolare rilevo assumono i contributi, sotto forma di crediti d’imposta, introdotti per far fronte agli effetti negativi derivanti dall’eccezionale incremento dei prezzi dei prodotti energetici e dal forte consumo di gas e i bonus per l’acquisto di carburanti per l’esercizio dell’attività agricola e della pesca. Per gli enti non commerciali è gestita nel modello la detassazione degli utili percepiti dalle federazioni sportive nazionali riconosciute dal Comitato olimpico nazionale italiano.