Recita di Natale a Corato. Com’è consuetudine, ogni anno alcuni giorni prima della chiusura nelle scuole primarie si organizzano le recite di fine anno a sfondo natalizio. La recita rappresenta un classico, un’attività pienamente coinvolgente per i tutti i bimbi che, solitamente, li diverte molto e li tiene impegnati per alcune settimane nella preparazione e nelle prove.
Il tutto si svolge nell’ambito di un atmosfera di felicità e di emozioni, e i bambini finiscono per vivere nell’eccitazione il desiderio di volersi esibire e ricevere consensi di loro genitori.
Accade però che in una scuola di Corato in provincia di Bari, le cose non sono andate esattamente così. La recita purtroppo non ha avuto il consenso di nessuno. Quella che doveva essere una festa per grandi e piccini condita con tanto si scambi di auguri, abbracci e arrivederci all’anno nuovo per affrontare la seconda parte della stagione scolastica, si è rivelata una catastrofe emozionale.
I bambini sorridono e fanno tenerezza quando magari su un palco proferiscono una parolina in modo buffo ed invece non solo non hanno riso nella circostanza che vi stiamo per raccontare ma non sono saliti neanche sul palco perché colti da un pianto di paura dopo un introduzione del monologo al quanto discutibile da parte dell’attore e regista che aveva curato insieme alle maestre l’evento.
Ma cosa è accaduto nella città di Corato in provincia di Bari? O meglio, in una scuola di Corato? E’ andata di scena una recita teatrale che il 21 dicembre, ha fatto molto rumore. La rappresentazione dal titolo “La Cattedrale Vivente” dell’attore Roberto Corradino, si è trasformata in un momento di pura angoscia per i piccoli spettatori.
Se l’obiettivo iniziale era quello di mettere in scena una recita che coinvolgesse i bambini della scuola elementare, il risultato che ne è uscito fuori ha deluso sin dai primi istanti le aspettative tanto da provocare un sentimento di grande disagio per i piccoli attori, che spaventati dalla performance dell’attore e dal tema della recita, la morte, e dal modo in cui lo stesso protagonista lo ha declinato sono scoppiati a piangere.
Nessuno però poteva immaginarsi quello che poi è accaduto, tra lo stupore generale e il panico i genitori a fronte della reazione dei propri figli hanno deciso di portali via e così la recita è terminata prima che iniziasse.
Recita di Natale a Corato: il monologo da spavento
Il testo non era evidentemente quello che la platea si aspettava e nella Cantina Terra Maiorum, dove si stava svolgendo lo spettacolo teatrale di fine anno il regista è stato subito interrotto dallo spavento dei bambini.
Il regista nonché attore dello spettacolo Corradino ha esordito con un monologo che ha spaventato e ha portato al pianto i bambini. “Dobbiamo cacciare l’ala dell’Angelo nero che annuncia la morte e quindi annuncia la Vita, perché se nasci tu lo sai che devi morire”. Dopo queste parole e la reazione dei figli, i genitori, infuriati, hanno portato via i bambini.
Recita di Natale a Corato: la reazione della scuola
Per bocca della dirigente scolastica, la scuola primaria Fornelli Rosella Lotito, si dissocia e prende le distanze da quanto accaduto:
“Ci dissociamo da quanto accaduto, poiché tutto quello che era stato preventivamente concordato dall’artista con i docenti referenti ha assunto connotazioni non facilmente comprensibili dai bambini di questa fascia d’età”.
Recita di Natale a Corato: le scuse dell’attore-regista
Sono arrivate subito le scusa del regista che dal canto suo si è dichiarato disponibile ad affrontare un dialogo con scuola e famiglie: “Vogliamo chiarire con le famiglie dei bimbi i fraintendimenti inattesi a cui siamo andati incontro, evidentemente le parole utilizzate sono state poco chiare, le aspettative deluse e disattese. Purtroppo questa è una percezione reciproca, e noi di Associazione Verso Sud ci scusiamo e siamo prontissimi a un’apertura di dialogo diretto con la scuola e i genitori”.