A Milano sette detenuti sono scappati dal carcere Beccaria nel pomeriggio di Natale approfittando dei lavori in corso che perdurano da diverso tempo. I detenuti, questo pomeriggio, si sono infatti aperti un varco nella recinzione dei lavori, scavalcando il muro di cinta e facendo perdere le proprie tracce. A renderlo noto è Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria. I detenuti dovrebbero essere tutti minori, nonostante negli istituti penitenziari italiani per minorenni l’età dei reclusi può arrivare a 25 anni. Ma non a Milano, come si legge nella nota, dove l’Istituto penitenziario penale “Cesare Beccaria” al suo interno dovrebbe ospitare solo detenuti minorenni. Sono tuttora in corso le ricerche dei fuggiaschi sia da parte della Polizia Penitenziaria che delle altre forze dell’ordine. Nella nota diramata poco fa, Gennarino De Fazio spiega che sono in aumento i casi di aggressione agli operatori, di sommosse e anche di evasione, come è avvenuto oggi, 25 dicembre.
Milanosette detenuti scappano dal carcere Beccaria: dovrebbero essere tutti minori
La fuga dei detenuti dal carcere per minorenni “Cesare Beccaria” di Milano è avvenuta nel pomeriggio di oggi. I fuggiaschi sono riusciti ad aprire un varco nella recinzione che era sottoposta a lavori da diverso tempo, scavalcando poi il muro di cinta e dileguandosi una volta fuori. È quanto si legge nella nota diramata da Uilpa Polizia Penitenziaria. Le ricerche della Polizia Penitenziaria e delle altre forze dell’ordine, fino a questo momento, non hanno prodotto risultati. Il sindacato di Polizia Penitenziaria ricorda, peraltro, che nelle carceri minorili – ma non a Milano – per motivi connessi al sovraffollamento penitenziario, l’età può arrivare a 25 anni. Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, spiega che “da qualche tempo, molte delle problematiche che investono le carceri si ritrovano anche negli istituti penali per minorenni. In particolare – si legge ancora nella nota diramata poco fa – sono in vorticoso aumento i casi di aggressione agli operatori, di sommosse e, come in questo caso, di evasione. Ciò è evidentemente imputabile a una serie di fattori che vanno dal sostanziale disinteresse della politica prevalente e dei governi alle vicende penitenziarie a scelte poco oculate, quale appunto l’innalzamento del limite d’età che consente la detenzione nelle strutture minorili, sulle quali per di più si abbatterà anche la scure della legge di bilancio in corso di approvazione con ulteriori tagli”.
Sovraffollamento carceri, sommosse ed evasioni: la denuncia del sindacato Uilpa Polizia Penitenziaria
La maxi evasione di oggi dei sette detenuti dal carcere “Cesare Beccaria” di Milano riapre dunque vecchie questioni irrisolte degli istituti penitenziari. “Da tempo ripetiamo che il sistema d’esecuzione penale va ripensato e che vanno riorganizzati e potenziati il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità e il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria – spiega ancora il Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria – la cui rispettiva autonomia non può essere messa in discussione, ma in una logica di programmazione e coordinamento. In attesa di conoscere chi sarà il nuovo Capo del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, visto il pensionamento di Gemma Tuccillo – conclude De Fazio – auspichiamo di poterci presto confrontare con il Ministro della Giustizia e i Sottosegretari delegati per la ricerca di un percorso riformatore e soluzioni concrete che vadano al di là dei meri proclami”.