Ostuni cacciatore inciampa e muore colpito dal suo fucile: è successo nelle prime ore di oggi, 25 dicembre, nelle campagne del brindisino. A perdere la vita, centrato in pieno petto da un colpo partito sembra accidentalmente, è stato un cacciatore di 57 anni, residente nella vicina San Michele Salentino. Il fatto è avvenuto in contrada Vato Aperto: l’uomo era con due amici e sarebbe inciampato nel riporre l’arma in auto, dopo la battuta di caccia, prima di rientrare a casa. Sul posto si sono recati i carabinieri di Ostuni che hanno ascoltato gli amici e sequestrato tutti i fucili, anche quelli degli amici. Intanto, sono allarmanti gli incidenti di caccia che si verificano puntualmente alla riapertura della stagione venatoria: dagli ultimi dati disponibili riferiti alla stagione scorsa, 2021-2022, si sono verificati 90 casi di morti e feriti a seguito di un incidente di caccia, ma sono tanti anche i non cacciatori rimasti colpiti dal fuoco altrui.

Ostuni cacciatore inciampa e muore colpito dal suo fucile

A Ostuni, in provincia di Brindisi, un cacciatore sarebbe inciampato e sarebbe stato colpito accidentalmente da un colpo partito dal suo fucile. Per P.M., queste le iniziale della vittima, non ci sarebbe stato nulla da fare nonostante l’intervento del personale del 118, allertato dai due amici che erano insieme al 57enne deceduto. Troppo gravi si sono rivelate le ferite riportate dall’uomo che è stato centrato in pieno petto, a bruciapelo. Secondo quanto finora accertato dai carabinieri di Ostuni, il cacciatore sarebbe inciampato nel momento in cui stava riponendo il fucile dentro l’auto, prima di rientrare a casa a San Michele Salentino. Le indagini sul fatto di cronaca avvenuto nella mattinata di Natale, sono coordinate dal pubblico ministero Giuseppe De Nozza, del Tribunale di Brindisi. I carabinieri hanno provveduto ad ascoltare i due uomini che erano insieme alla vittima, sequestrando sia il fucile della dell’uomo che ha perso la vita che quello degli amici. Secondo le prime indiscrezioni, il magistrato avrebbe disposto la restituzione del corpo alla famiglia.

Incidenti di caccia, gli ultimi dati disponibili: 90 tra morti e feriti nel 2021-2022

Dando un’occhiata alle ultime statistiche disponibili, nella stagione 2021-2022 si sono verificati incidenti di caccia che hanno causato 90 tra morti e feriti. Dal report dell’associazione Vittime della Caccia, 72 incidenti sono avvenuti nell’ambito venatorio e 18 in ambito extra. Dodici i morti di chi non era cacciatore e 23 i feriti, 19 in ambito venatorio. Le persone uccise estranee alla caccia sono state vittime di raptus, di uxoricidi, di detenzione incauta dei fucili da caccia. E casi si sono verificati anche tra i minorenni. Nello stesso periodo, i cacciatori uccisi dai fucili sono stati 12 (uno solo in ambito non venatorio) e 43 i feriti. Le regioni che fanno registrare il maggior numero di morti e feriti sono la Toscana con 13 incidenti e il Lazio con 12. In alcuni casi, chi spara e ferisce innocenti, riesce a far perdere le proprie tracce: è successo il 18 settembre scorso, alla riapertura della stagione della caccia, a Castelcucco, in provincia di Treviso, dove un ciclista è stato impallinato da un cacciatore ignoto. Quattro giorni dopo, un cacciatore 77enne di Castiadas, nella provincia di Sud Sardegna, ha colpito l’amico di battuta. A inizio ottobre, un cacciatore di Teano, vicino Caserta, era rimasto ucciso dopo un colpo ricevuto alla schiena da un compagno di caccia di 76 anni. Tra gli ultimi casi di cronaca, a metà novembre era morto un ex consigliere comunale di Castelnuovo Cilento, in provincia di Salerno, colpito da un amico che l’aveva scambiato per un cinghiale. Un mese fa, un cacciatore 37enne di Aritzo, in Sardegna, si era ferito il piede per errore.