Fondo periferie inclusive: il governo Meloni ha deciso di stanziare un importo pari a 10 milioni di euro all’interno di un apposito Fondo, in modo da combattere la discriminazione e la penalizzazione che subiscono i soggetti che si trovano a dover vivere in una condizione di degrado e di povertà.

In particolare, il Fondo periferie inclusive, che è stato inserito all’interno della Legge di Bilancio 2023, prevede lo stanziamento di 10 milioni di euro che saranno corrisposti a quei Comuni che hanno una popolazione superiore a 300.000 abitanti.

L’introduzione di questo Fondo è stata annunciata il 23 novembre 2022, attraverso una nota ufficiale, direttamente dal ministro per le disabilità della Repubblica Italiana Alessandra Locatelli. Ecco quali sono state le sue parole in merito a questa iniziativa avanzata dal nuovo governo:

Il degrado e la povertà discriminano e penalizzano in particolare le persone con disabilità e le loro famiglie, ecco perché ho deciso di istituire un primo fondo di 10 milioni destinato ai Comuni con popolazione superiore a 300.000 abitanti. Con questa misura intendo generare percorsi virtuosi, immaginando una rete di enti del Terzo settore, Comuni e istituzioni che possano lavorare insieme e agire nelle periferie, organizzando servizi, attività e rendendo i contesti degradati, isolati e difficili maggiormente inclusivi.

Al centro di questa misura ci sono le persone con disabilità e le loro famiglie, le più fragili e vulnerabili per malattie cronico degenerative, rare e che vivono in aree periferiche spesso conosciute per fenomeni di violenza, isolamento e spaccio, ma che possono invece nascondere realtà sociali preziose, che intendo sostenere. 

Dobbiamo porre una particolare attenzione ai bambini e agli adolescenti fragili, alla loro salute e al loro benessere. Questo è il primo passo di un modello di azione volto a moltiplicare le energie di chi opera in modo invisibile al servizio degli altri”.

Fondo periferie inclusive: ecco tutto ciò che prevede la Legge di Bilancio 2023

L’art. 67 della Legge di Bilancio 2023, che riguarda il “Fondo per le periferie inclusive”, prevede lo stanziamento di 10 milioni di euro per l’anno 2023, con l’obiettivo di favorire e promuovere l’inclusione sociale delle persone con disabilità e di contrastare, al contempo, i fenomeni di marginalizzazione nelle aree periferiche urbane delle grandi città.

Le risorse che sono state stanziate all’interno di questo Fondo, in particolare, saranno destinate ai comuni che hanno una popolazione superiore a 300.000 abitanti per i seguenti scopi:

  • il finanziamento di progetti finalizzati a favorire l’inclusione sociale delle persone con disabilità nelle periferie;
  • il miglioramento del loro livello di autonomia possibile.

Alla Legge di Bilancio farà seguito, entro il termine di 90 giorni dalla sua data di entrata in vigore, un apposito decreto da parte del Presidente del Consiglio dei ministri o dell’Autorità con delega in materia di disabilità, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze, con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e con il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, previa intesa in sede di Conferenza unificata.

All’interno di questo decreto, nello specifico, saranno definiti:

  • i tempi e le modalità di presentazione delle domande e i requisiti per l’accesso ai finanziamenti del Fondo, nonché le relative modalità di erogazione del finanziamento e le eventuali forme di co-finanziamento;
  • i criteri per la valutazione dei progetti da parte del Comitato, individuati in coerenza con le finalità del Fondo, privilegiando in particolare:
    • l’attivazione di finanziamenti sia pubblici sia privati;
    • il coinvolgimento di enti privati, anche del Terzo settore;
    • le forme di co-programmazione e co-progettazione;
  • le modalità di monitoraggio e le ipotesi di revoca del finanziamento.

La valutazione dei progetti sarà effettuata da un Comitato composto da:

  • due rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei ministri o dell’Autorità con delega in materia di disabilità (uno con funzioni di presidente);
  • un rappresentante del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti;
  • un rappresentante del Ministero dell’Economia e delle Finanze;
  • un rappresentante del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali;
  • un rappresentante dell’Associazione nazionale dei comuni italiani.