Il Covid in Cina sembra aver raggiunto cifre record ed i contagi continuano ad aumentare esponenzialmente. Dati certi relativi all’andamento della pandemia, tuttavia, non vengono rilasciati dalle autorità cinesi e le stime più veritiere sembrano essere quelle del Financial Times, che parla di oltre 250 milioni di contagiati nel corso del solo mese di dicembre.

La commissione sanitaria nazionale, che equivale al ministero, ha infatti annunciato la fine della pubblicazione dei dati giornalieri relativi ai decessi e ai nuovi casi in concomitanza con il progressivo abbandono della politica zero Covid attiva in tutto il paese. Le ultime settimane hanno registrato un aumento vertiginoso dei casi e l’ondata che ha investito il territorio cinese sembra non avere altri precedenti in termini di numeri.

Relativamente alla diffusione dei dati, il Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) ha ottenuto dalla commissione sanitaria nazionale il compito di pubblicare informazioni sull’andamento pandemico, tuttavia senza scendere nel dettaglio e dunque non si sa quale tipologia di dati verrà resa nota.

Covid, la Cina non rilascia informazioni attendibili: si stimano oltre 250 milioni di casi

Il Covid in Cina non sembra rallentare la sua diffusione e nel corso del mese di dicembre, il primo con la fine delle rigidissime restrizioni che avevano messo in ginocchio il paese causando proteste diffuse, sembra essersi toccata la cifra record di 250 milioni di contagiati. Il condizionale è però d’obbligo perché le autorità competenti cinesi non rilasciano più informazioni attendibili e le stime ad oggi presenti sono effettuate da media ed istituti esteri, come nel caso del Financial Times che va a riportare quella che è una stima dei funzionari sanitari cinesi.

Le cifre che invece trapelano da quelle che dovrebbero essere le autorità competenti designate dal governo di Pechino parlano di poco più di 60mila casi. Questi numeri però stridono con quella che è l’effettiva situazione all’interno degli ospedali e soprattutto con la crescita delle attività dei forni crematori a Pechino, metropoli da oltre 21 milioni di abitanti.

Sulla mancanza di dati certi si è recentemente espresso il segretario di Stato degli Stati Uniti, Antony Blinken, evidenziando l’importanza della diffusione dei numeri reali sia per la tutela del paese sia per le implicazioni che questi possono avere nei confronti di stati terzi:

È importante per tutti i paesi, inclusa la Cina, concentrarsi sulle vaccinazioni, sul rendere i test e le cure disponibili ed è importante condividere le informazioni con il mondo perché le implicazioni vanno al di là della Cina.