La guerra in Ucraina continua ad avere Kherson tra i principali obiettivi dei bombardamenti russi: l’ultimo di questo ha causato 58 feriti civili e 10 morti. I numeri sono stati resi noti da Yaroslav Yanushevych, il capo dell’amministrazione regionale di Kherson:
“In questo momento siamo a conoscenza di 68 vittime civili a seguito dell’attacco odierno degli occupanti russi nella regione di Kherson, di cui 10 morti. Il nemico ha attaccato senza pietà i quartieri residenziali della città di Kherson per tutto il giorno, sono stati registrati 36 attacchi. I proiettili russi hanno colpito strutture critiche, asili, una scuola, un ospedale, negozi, una fabbrica, case private e condomini.”
L’invito poi è quello evacuare la regione, in modo particolare quelli che si trovano con le abitazioni nell’area del fiume Dnipro, perché sembra essere l’area in cui i bombardamenti si concentrano maggiormente.
Guerra in Ucraina, Zelensky: “Terrorismo russo mirato a intimidire gli ucraini”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha commentato l’ultimo attacco russo su Kherson, definendolo apertamente come terrorismo pensato per intimidire il popolo ucraino:
“La mattina di sabato, alla vigilia di Natale, nel centro della città. Non ci sono installazioni militari. Non è una guerra secondo le regole definite. È terrorismo, è uccidere per intimidire e per piacere. Il mondo deve vedere e capire contro quale male siamo lottando. Questa è la vera vita dell’Ucraina e degli ucraini.”
Zelensky inoltre ha riservato agli ucraini un messaggio di unità rilasciato nella mattina di Natale (nonostante la gran parte degli ucraini siano di fede ortodossa, e quindi celebrano il Natale il 6 e il 7 gennaio, un numero sempre più alto di fedeli celebra le festività il 24 ed il 25) ed un invito alla perseveranza a tutto il popolo:
“La libertà ha un prezzo alto. Ma la schiavitù ha un prezzo ancora più alto. Oggi e tutte le prossime festività le celebreremo in circostanze difficili. Qualcuno vedrà oggi la prima stella nel cielo sopra Bakhmut, Rubizhny, Kreminna. Lungo migliaia di chilometri sulla linea del fronte. Qualcuno la vedrà attraverso i fori nel tetto distrutto dai proiettili della sua stessa casa. Qualcuno ascolterà Schedryk in un’altra lingua, a Varsavia, Berlino, Londra, New York, Toronto e in molte altre città e Paesi, qualcun altro celebrerà questo Natale in cattività, ma ricordatevi che restituiremo la libertà a a tutti gli ucraini. Ovunque saremo, saremo insieme, celebreremo le nostre festività in circostanze difficili ma sorrideremo e saremo felici come sempre. La differenza è una: non aspetteremo un miracolo. Il miracolo lo creeremo noi stessi.”
Allerta aerea su tutto il paese a Natale
Nel frattempo, secondo quanto riferisce l’agenzia ufficiale Unian, sarebbe scattata durante la mattina di Natale una allerta aerea su tutto il paese. C’è paura di nuovi attacchi missilistici sull’Ucraina, dopo il sangue di Kherson delle scorse ore. Da segnalare anche il respingimento di diversi attacchi russi in varie località dell’oblast di Kharkiv, in quello del Lugansk e nella regione del Donetsk, durante la giornata di ieri. A riferirlo è lo stato maggiore delle forze armate ucraine.