Ci sono aggiornamenti sul caso dei fidanzati italiani uccisi Inghilterra. Nino Calabrò e Francesca Di Dio sarebbero stati uccisi a colpi di bastone i prima di essere trovati senza vita in un appartamento di Thornaby, nel North Yorkshire in Gran Bretagna. Il ragazzo fermato per l’omicidio della coppia è un 21enne palermitano, Andrea Cardinale. Il presunto killer non era solo il coinquilino di Nino, ma anche il suo collega: come lui, infatti, lavorava in qualità di croupier al Grosvenor G Casinò di Stockton-on-Tees. Rimangono ignote le ragioni che avrebbero scatenato la furia omicida, mentre si è appreso che il presunto assassino avrebbe problemi psichici. Il giovane è in stato di fermo dal 22 dicembre e secondo quanto emerso dalle indagini, non era la prima volta che il presunto killer veniva ospitato dalla vittima: già lo scorso ottobre il giovane era stato a casa della famiglia di Nino Calabrò. In occasione dei 18 anni della sorella Alessandra, infatti, il giovane croupier, che da tre anni si era trasferito in Inghilterra per lavoro, era tornato in Sicilia per festeggiare, insieme alla famiglia cui era legatissimo, il lieto evento. E il coinquilino ed ex collega di lavoro originario di Palermo, lo aveva seguito. Mamma Salvina lo aveva accolto in casa non immaginando neppure lontanamente quello che sarebbe accaduto a distanza di qualche mese. Tra i due, quindi, almeno sino a ottobre non c’era alcuna tensione.

I due fidanzati italiani uccisi Inghilterra sarebbero stati finiti a bastonate. Il ritrovamento e il movente: gli ultimi sviluppi

I due fidanzati sarebbero stati massacrati a colpi di bastone. Un delitto di una ferocia inaudita. Nino sarebbe stato colpito alle spalle, mentre ad avere la peggio sarebbe stata la ragazza completamente sfigurata. Forse nel tentativo di resistere alla furia omicida ha tentato di difendersi. A dare l’allarme sarebbe stato il padre del giovane presunto assassino. L’uomo, di origini iraniane, era volato in Inghilterra qualche ora prima del delitto. Pare che il figlio da qualche tempo soffrisse di problemi psichici, così la madre preoccupata avrebbe chiesto al marito di raggiungerlo. Raccapricciante la scena che l’uomo si è trovato davanti con il figlio accovacciato accanto ai corpi senza vita dei due ragazzi. Spaventato avrebbe dunque contattato un amico che lavora presso la Questura di Milano: da lì è scattato l’allarme, che in breve tempo ha raggiunto i colleghi della seconda divisione Interpol del Servizio Cooperazione internazionale di Polizia, intervenuti insieme ai colleghi inglesi. La polizia inglese sta provando a ricostruire la dinamica di un delitto apparentemente inspiegabile, forse il tragico epilogo di una lite. Sembra che Andrea avesse smesso da tempo di lavorare come croupier e Nino, che conosceva il suo disagio, avrebbe cercato di aiutarlo. Anche portandolo con sé a casa in Sicilia per il compleanno della sorella. Gli amici delle vittime sostengono che Francesca voleva trasferirsi in Inghilterra e “magari Nino avrà detto al coinquilino che doveva lasciare la casa. Questo potrebbe aver scatenato la sua ira”, si legge in uno dei tanti messaggi lasciati su facebook. Calabrò, infatti, originario di Barcellona Pozzo di Gotto, si era stabilmente trasferito nel Regno Unito. La sua fidanzata andava spesso a trovarlo, ma viveva a Montagnareale, in provincia di Messina. Aveva lasciato gli studi all’Istituto d’arte, e alcuni mesi fa era volata in Inghilterra dove aveva trovato un lavoro stagionale in un ristorante. Al momento del delitto, tuttavia, si trovava a casa del fidanzato perché era andata a trovarlo per le vacanze natalizie.

La colletta per riportarli in Italia

Su Gofundme intanto, è stata lanciata una raccolta fondi per aiutare le famiglie di Francesca a sostenere le spese dei funerali e il rientro della salma dall’estero. “Questa raccolta fondi – scrive Anna Carmella Niosi  che l’ha organizzata – nasce per Francesca Di Dio, perché molto spesso le parole possono poco, ma un gesto come un piccolo dono può fare la differenza e tiene vivo il suo ricordo. Insieme possiamo”. In poche ore sono già stati raccolti 3.600 euro. Denaro che sarà utilizzato per il rimpatrio della salma dall’Inghilterra e i successivi funerali. Le esequie dovrebbero essere celebrate nel Duomo di Barcellona Pozzo di Gotto, la cittadina del Messinese di cui sono originari i genitori del giovane. Sul rientro del feretro in Sicilia, però, non ci sono certezze. L’autopsia sui corpi dei due fidanzati dovrebbe essere eseguita nelle prossime ore. Potrebbero essere necessari diversi giorni per il rimpatrio. Per il giorno dei funerali, a Milazzo, è stato disposto il lutto cittadino. La famiglia del giovane, infatti, vive proprio nel grosso centro in provincia di Messina.