12 bonus per ristrutturare o comprare casa nel 2023: ecco la mappa aggiornata degli interventi che si potranno effettuare sfruttando le agevolazioni fiscali dopo la riduzione del superbonus, che dal 110% scenderà al 90%, e l’eliminazione del bonus facciate, in vigore fino al 31 dicembre 2022. Varie agevolazioni saranno in vigore fino al 2025 ma alcune, come successo per l’incentivo sulle facciate, ridurranno la percentuale di detrazione fiscale. Sale intanto il bonus mobili nel 2023 a 8.000 euro di spesa e detrazione del 50%, come previsto dalla nuova legge di Bilancio. Varie anche le conferme per i prossimi anni, dal bonus ristrutturazioni ordinario ai bonus per la riduzione del rischio sismico, mentre il bonus barriere architettoniche rimarrà in vigore fino a tutto il 2025 con il 75% di detrazione fiscale. Ancora qualche giorno per sfruttare il sismabonus col 110% di detrazione fiscale, prima che la percentuale si riduca: l’operazione consente di comprare un immobile demolito e poi ricostruito. Torna nel 2023 anche il bonus green casa.

12 bonus per ristrutturare casa nel 2023, ecco quali sono

Dei bonus che rimarranno in vigore nel 2023 per ristrutturare casa, il superbonus vedrà scendere la percentuale di detrazione fiscale al 90%. Non ci sono novità particolari per il superbonus condomini (che scenderà al 90% nel 2023, al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025), mentre le unità immobiliari unifamiliari avranno delle limitazioni: i lavori dovranno riguardare l’abitazione principale della quale si è proprietari o titolari di un diritto reale e avere un reddito non eccedente la cifra di 15.000 euro rispettando il nuovo quoziente familiare. Rimarrà la possibilità di beneficiare del 110% nel 2023 ai condomini che abbiano approvato la delibera entro il 18 dicembre 2022 e trasmesso la documentazione di inizio lavori (Cilas) entro il 31 dicembre 2022. Per le delibere condominiali approvate tra il 18 e 24 novembre 2022, il decreto “Aiuti quater” richiede che la comunicazione Cilas debba essere stata presentata entro il 25 novembre 2022. Avranno diritto al superbonus al 110% anche gli interventi sulle unità unifamiliari che abbiano raggiunto almeno il 30% dello stato di avanzamento dei lavori (Sal) entro il 30 settembre scorso e per spese da sostenere fino al 31 marzo 2023.

Quali altri bonus saranno in vigore nel 2023 per la ristrutturazione della casa?

Con l’abolizione definitiva tra pochi giorni del bonus facciate al 60%, per ristrutturare la casa si potrà utilizzare il bonus ordinario, che rimarrà in vigore fino al tutto il 2024 con la detrazione fiscale del 50%, per poi scendere al 36% dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025. Per chi deve rifare infissi e finestre, può utilizzare l’ecobonus che permette le detrazioni fiscali del 50% che aumenta al 65% nel caso di sostituzione della caldaia. Per i lavori pesanti in ecobonus, fino al 2025 si può ottenere il 70 o 75% di beneficio fiscale. Ancora per tre anni si potrà beneficiare dei lavori per ridurre i rischi sismici (sismabonus) ottenendo il 70 e l’80% di detrazione fiscale a seconda delle classi di miglioramento del rischio sismico (una o due), o il 75 e l’85% se gli stessi lavori sono svolti nelle parti comuni di un edificio. Bonus energetico e sismico insieme danno diritto all’80 e 85% di detrazione fiscale a seconda delle classi di riduzione del rischio sismico e di efficienza energetica raggiunta con gli interventi. Il bonus barriere architettoniche, che la scorsa legge di Bilancio aveva limitato a un anno e con scadenza al 31 dicembre 2022, è stato invece prorogato per altri tre anni: fino al 2025 si potrà ottenere il 75% di detrazione fiscale sugli interventi di rimozione delle barriere architettoniche con la novità della maggioranza semplificata nelle assemblee condominiali per decidere su questo tipo di lavori. Il bonus verde, infine, rimarrà al 36% di beneficio fiscale fino al 2024.

Bonus casa, come utilizzare quelli per comprare un’abitazione?

Con i bonus edilizi è possibile anche acquistare una casa. La novità del 2023 è il ritorno del bonus case green che permette di ottenere la detrazione fiscale del 50% sull’Iva pagata per comprare l’abitazione purché di classe A e B da un’impresa di costruzioni. La detrazione fiscale ottenuta può essere utilizzata in compensazione per dieci anni. Sulle nuove case, derivanti da demolizioni e ricostruzioni, c’è ancora al 110% per tutto il 2022 (sismabonus acquisti) a patto che al 30 giugno scorso sia stato già firmato il preliminare e siano stati pagati acconti con lo sconto in fattura. Diversamente, le detrazioni fiscali scendono al 75 e all’85% fino a tutto il 2024.