Lorenzo Musetti è stato certamente la sorpresa in positivo del tennis italiano edizione 2022 e ci si augura possa esserlo anche in Australia, tappa inaugurale della stagione. Ma in uno sport così competitivo, basta poco per veder vanificati i propri sforzi, ecco perché la crescita di “Muso” dovrà essere costante anche l’anno venturo. Tanta la concorrenza delle nuove generazioni, con altri baby prodigi che sono riusciti persino a fare meglio del 20enne toscano.

Per Musetti, 23° nella classifica Atp e terzo italiano dietro a Matteo Berrettini e Jannik Sinner, è il momento di approcciare la tournée australiana che si comporrà della United Cup (dal 29 dicembre all’8 gennaio, torneo misto a squadre) prima dell’appuntamento da circoletto rosso rappresentato dagli Open (16-29 gennaio).

Musetti e l’Australia, un mese per iniziare la stagione alla grande

Per capire come Musetti si stia preparando ai prossimi impegni in Australia, il suo tecnico Simone Tartarini ha spiegato il suo stato di forma.

Innanzitutto, il coach ha ricordato come la partecipazione del carrarino alla United Cup sia stata una scelta dell’ultimo minuto (“Sinner voleva partecipare ma poi ha cambiato idea”), un’occasione colta al volo per prepararsi al primo grande slam della stagione. La preparazione di “Muso” in vista della prossima stagione si concentrerà soprattutto sul duro, ossia sul cemento, laddove si sono manifestate le maggiori lacune e criticità rispetto al suo stile di gioco.

Tartarini sottolinea poi l’estrema flessibilità mentale di Lorenzo (“Ha capito quanto siano importanti il servizio e i primi colpi di ciascuno scambio”), ragionando già da grande come il livello attuale impone. Tutto ciò nonostante la sua carriera sia appena agli albori, eppure gli avversari hanno messo in campo dei veri e propri exploit di talenti che impongono lavoro e sacrificio costanti. Tartarini fa i nomi di Alcaraz e Rune definendoli “fenomeni e giocatori speciali”, pur ricordando che nessuno di loro corre i 100 metri piani su una pista di atletica.

Poi, alla fatidica domanda sull’ingresso del suo assistito in top-10, l’allenatore individua nella continuità di rendimento il fattore chiave da ricercare sistematicamente (“I grandi tennisti sanno mantenerlo per lunghi tratti”). Un fattore dunque mentale, sempre difficile da plasmare in termini di equilibrio quando si è giovani ed esuberanti. Infine, stuzzicato su un possibile pronostico in merito agli Australian Open, Tartarini confessa di aspettarsi grandi cose da Musetti visto il probabile vantaggio nel tabellone in quanto testa di serie.