Robert Capa mostra Milano, il Mudec ha aperto le porte ad un evento culturale che ha attirato l’attenzione di molti visitatori: a centodieci anni dalla nascita del fotografo ungherese Robert Capa, dall’11 novembre 2022 al 19 marzo 2023 sarà possibile ammirare la bravura e il tanto dell’artista in uno dei posti più rinomati della città milanese.

Robert Capa mostra Milano, orari e biglietti

La mostra di Robert Capa al Mudec di Milano è stata inaugurata l’11 novembre 2022 e terminerà il 19 marzo 2023. Gli orari di visita sono diversi:

  • Lunedì aperto dalle 14:30 fino alle 19:30.
  • Martedì, Mercoledì, Venerdì dalle 9:30 alle 19:30.
  • Giovedì e Sabato dalle 9:30 alle 22:30.

Il prezzo del biglietto è di 14 euro. Quello ridotto è di 12 euro ed è valido per i visitatori dai 14 ai 26 anni, over 65, persone con disabilità, insegnanti, militari, forze dell’ordine non in servizio. C’è una riduzione ulteriore per i bambini con età compresa dai 6 ai 13 anni.

La mostra è caratterizzata da un percorso espositivo composto da oltre 80 stampe originali che rappresentano i principali reportage di guerra e di viaggio realizzati dal fotografo durante il Novecento. Per la prima volta saranno esposti alcuni scatti che rimandano all’esordio dell’artista a Berlino e Parigi, anni 1932-1936, passando poi alla Guerra civile spagnola, anni 1936-39, arrivando all’invasione giapponese in Cin, 1938, fino alla Seconda guerra mondiale, 1941-45, e poi ancora foto inerenti al viaggio in Unione Sovietica, 1947, reportage sulla nascita di Israele, 1948-1950 fino alla guerra in Indocina, 1954.

Curiosità sul fotografo

Robert Capa è un fotografo di origine ungherese, nacque a Budapest il 22 ottobre 1913 e morì in Vietnam il 25 maggio 1954. Da tutti ammirato per essere stato un reporter unico che con passione e talento ha fatto conoscere a milioni di persone la storia. I suoi reportage sono la testimonianza di cinque dei conflitti bellici più importanti del Novecento: la guerra civile spagnola, la seconda guerra sino-giapponese, la seconda guerra mondiale, la guerra arabo-israeliana e la prima guerra d’Indocina.

Il fotografo riuscì a catturare attraverso la fotografia alcuni dettagli rimasti fino allora sconosciuti e inediti. Le sue foto non si vedono sulle pagine dei libri di storia, sono particolari e documentano lo svolgersi delle guerre da un altro punto di vista. Infatti, ha documentato la Seconda Guerra mondiale a Londra, nel Nordafrica e in Italia, poi ancora lo sbarco in Normandia dell’esercito alleato e la liberazione di Parigi.

Anche suo fratello minore, Cornell, e la compagna Gerda Taro erano fotografi. Proprio grazie alla sua fidanzata, nell’agosto del 1936 si accreditò per documentare la Guerra civile spagnola ed insieme volarono a Barcellona. Una volta atterrati i due decisero di inventare il personaggio Robert Capa, un immaginario fotografo americano giunto a Parigi per lavorare in Europa. Infatti. il vero nome dell’artista era Endre Ernő Friedmann, ma lo pseudonimo fu il preferito da tutti per il suono più familiare all’estero e per la somiglianza con il nome del popolare regista italo-statunitense Frank Capra. Così grazie a questa inventiva, la coppia riuscì ad accrescere la popolarità e la notorietà tanto da ottenere un successo inaspettato e guadagnare molti soldi. Inizialmente, i due fidanzati decisero di lavorare insieme poi si divisero e lo pseudonimo fu adottato solo dal fotografo.

La coppia fu costretta a separarsi prematuramente, quando il 26 luglio 1937 Gerda perse la vita tragicamente a Brunete, nei pressi di Madrid. La fotografa rimase schiacciata durante un errore di manovra di un carro armato. L’artista, invece, proseguì la sua carriera fino alla morte avvenuta nel 1954 durante un reportage in Vietnam. Per omaggiare la sua amata, però, l’anno dopo della sua morte pubblicò Death in making, una raccolta di fotografie, scattate da entrambi durante la guerra in Spagna.