Al tramonto di oggi, Sabato 24 Dicembre 2022, giorno della vigilia di Natale, i pianeti del sistema solare saranno visibili a occhio nudo e potremmo così ammirare una spettacolare congiunzione astrale con tre protagonisti: la falce di Luna crescente, Venere e Mercurio.
I tre corpi celesti saranno molto bassi sull’orizzonte occidentale e quando il Sole sparirà sotto di esso, pertanto ci sarà una breve finestra temporale per poterli osservare. Sarà un’occasione imperdibile per gli appassionati di astronomia e non, in grado di impreziosire una serata dal sapore speciale.
Il 28 Dicembre il Virtual Telescope Project guidato dall’astrofisico italiano Gianluca Masi trasmetterà in diretta streaming un “Grand Tour” in cui farà vedere tutti i pianeti attraverso il telescopio, compresi Urano e Nettuno solitamente invisibili a occhio nudo. Urano infatti può essere avvistato così solo in determinate circostanze.
A Newsweek l’astrofisico ha aggiunto:
“In queste notti, possiamo vedere tutti i pianeti del nostro sistema solare a colpo d’occhio, subito dopo il tramonto. Per scorgere al meglio Venere e Mercurio, consiglio di puntare lo sguardo nell’area sud-ovest della volta celeste, poco dopo il tramonto. Abbiamo sviluppato una carta celeste calcolata per Roma e relativa al 24 Dicembre, valida con buona approssimazione per tutta Italia”.
Pianeti visibili a occhio nudo: quando e dove vederli
L’evento si verificherà a ridosso del tramonto, il cui orario è variabile in base alla propria posizione geografica. A Roma, ad esempio, il Sole sparirà dietro l’orizzonte alle 16:43, a Bolzano alle 16:35, a Cagliari alle 17:05 e a Palermo alle 16:52.
Ad ogni modo ci sarà circa un’ora di tempo tra la “scomparsa” del Sole e quella della Luna, il più basso dei tre protagonisti e dunque anche il primo a salutare la congiunzione astrale. Il satellite della Terra non sarà immediatamente visibile a causa del fatto che ha raggiunto la fase di Luna Nuova alle 11:17 di Venerdì 23 Dicembre, come specificato dall’Unione Astrofili Italiani (UAI), pertanto sarà visibile solo un sottilissimo falcetto crescente.
Sopra di esso, a pochi gradi di distanza, ci saranno Venere e Mercurio. Il “Pianeta dell’Amore” sarà facilmente riconoscibile per la sua intensa luminosità, legata alla sua infernale atmosfera corrosiva, caratterizzata dal più potente effetto serra del Sistema solare.
La temperatura massima del pianeta, pari a circa 464° C e in grado di fondere il piombo, è persino superiore a quella di Mercurio, il più vicino al Sole.
Il “proiettile del Sistema solare”, come viene definito Mercurio a causa della straordinaria velocità, si presenterà invece come un debole puntino luminoso, posto quasi esattamente sopra la Luna. Tutti e tre gli oggetti, visibili a Sud Ovest incastonati nella costellazione del Sagittario, spariranno dalla volta celeste poco dopo le 18 (ora di Roma).
Dato che tutti e tre i pianeti saranno molto vicini al disco solare è necessario prestare la massima attenzione a non guardarli mentre il Sole è ancora sopra l’orizzonte. Si rischiano infatti gravi danni alla vista e persino la cecità.
È fondamentale attendere che la stella sia tramontata, per evitare inutili rischi. Sarà inoltre importante trovare un luogo privo di inquinamento luminoso e di ostacoli naturali e artificiali lungo la linea visiva; essendo gli oggetti molto bassi, infatti, edifici, alberi o montagne possono celarli alla nostra vista.
L’ideale per l’osservazione sarebbe un prato in collina o in montagna o magari una spiaggia. Tutti e tre gli oggetti celesti saranno visibili a occhio nudo, ma con un buon binocolo, un piccolo telescopio amatoriale o una fotocamera con obiettivo discreto potranno sicuramente essere apprezzati di più.
Visibili anche le costellazioni
Nel mese di Dicembre tornano protagoniste anche le grandi costellazioni invernali: a sudovest si avviano al tramonto Capricorno, Acquario e Pesci, sostituite a sudest da Orione, Gemelli e Toro.
A occidente si possono ancora osservare il grande quadrilatero di Pegaso, Andromeda, Perseo, l’Ariete. A oriente invece ammiriamo Cancro e Leone. A Nord, vicino all’Orsa Minore, possiamo osservare Cassiopea, Cefeo e l’Orsa Maggiore.