L’anno di Lorenzo Musetti e Simone Tartarini è stato davvero intenso con coach e atleta che insieme sono riusciti a togliersi davvero molte soddisfazioni come quella di Amburgo. Con il 2023 ormai alle porte, per l’allenatore Tartarini è arrivato il tempo di analizzare quanto di buono fatto quest’anno così da trovarsi pronti per la prossima stagione di tennis quando Musetti sarà chiamato all’ennesimo salto di qualità.

Partendo proprio da questo finale di 2022, Simone Tartarini ha parlato del prossimo impegno di Lorenzo che scenderà in campo nella United Cup; un appuntamento inizialmente non previsto come rivelato dall’allenatore:

Passeremo il Natale in aereo per essere in Australia, ma ormai ci siamo abituati. A settembre 2022 ne avevamo parlato con Simone Vagnozzi e Sinner voleva partecipare (alla United Cup). Ha poi cambiato idea e Simone con grande cortesia ci ha avvisato e quindi abbiamo scelto con Lorenzo di partecipare.

Quanto invece agli sviluppi tecnici di Musetti, sicuramente uno dei punti da migliorare riguarda le sue prestazioni sul duro:

Lavoriamo per quello. Nel 2022 abbiamo deciso di non affrontare a febbraio la trasferta sudamericana sulla terra per consentire a Musetti di fare esperienza sul duro. Già a Rotterdam, dove ha battuto Hurkacz, si erano visti dei miglioramenti. Siamo però solo all’inizio. Lorenzo ha capito quanto siano importanti servizio e i colpi di inizio gioco, ma ancora fa un po’ di confusione e quindi la sua tendenza ad arretrare si presenta. Ci stiamo lavorando, ma del resto ha 20 anni…non dimentichiamocelo.

Tennis, Tartarini vede Musetti nella Top 10

Tornando alle ambizioni per il 2023, sicuramente la carriera di Lorenzo è stata offuscata dal fenomeno di Carlos Alcaraz su tutti che ha attirato tutte le attenzioni su di sé. Parlando del ranking ATP in generale, Simone Tartarini ha dichiarato di riconoscere ancora in Djokovic il numero 1 in assoluto e soprattutto di poter puntare alla Top 10:

Manca continuità di rendimento. I tennisti di alto livello mantengono uno standard per tanti match. Lorenzo ancora non ci riesce e si allena per questo. È un aspetto più mentale che tecnico perché Musetti ha dimostrato che, quando è centrato, di saper giocare tutti i colpi. Nel 2022 ha battuto Alcaraz, Ruud, Auger-Aliassime, Berrettini ecc, ma deve appunto mettere insieme i pezzi.

Quanto a Djokovic-Alcaraz invece:

Carlos è fenomenale ed è stato bravissimo a crescere in poco tempo, ma io credo che Nole sia di un altro pianeta ancora. Ha una costanza nel suo tennis pazzesca e se è centrato è quasi impossibile da battere. Pensando all’Australia e visto cosa ha fatto in questo torneo…c’è poco da aggiungere.